È iniziata ormai da tempo l’era degli Zero-Party Data, ma in pochi se ne sono accorti, e in settori solitamente più arretrati a livello di consapevolezza digitale, come quello del vino, stare al passo con i tempi è ancor più difficile.
Perché e come siamo arrivati fino a qui
Chi fa il mio mestiere sa che la questione cookies è una faccenda complicata.
I cookies sono da tempo oggetto di discussione tra utenti, piattaforme e garante privacy, ma sono anche quelle preziose stringhe che ci permettono di seguire gli utenti su ambienti web e applicazioni e di tracciarne le azioni, in particolar modo le conversioni.
Sul sito web di un’azienda vitivinicola alcuni esempi di conversione possono essere:
- acquisto dei prodotti
- prenotazione di un’esperienza, visita o degustazione
- iscrizione alla newsletter
- iscrizione al wine club – qui un mio post sull’importanza di un wine club oggi
- richiesta info tramite form
Le campagne di conversione sono da sempre le più difficili (rispetto a campagne di visibilità o notorietà) perché serve più impegno, più budget, idee migliori e qualità indiscussa del prodotto o servizio che si propone.
Negli ultimi anni i cookies, per questioni di privacy, sono diventati progressivamente meno efficaci, e le recenti novità in termini di blocco preventivo dei sistemi operativi (avrai visto quante applicazioni oggi ti chiedono esplicitamente se vuoi essere tracciat*, e scommetto che spesso hai scelto il NO) hanno limitato ulteriormente le possibilità di un tracciamento puntuale.
Ma senza cookies risulta pressoché impossibile collegare in maniera chiara le campagne di sponsorizzazione social all’effettivo ottenimento di un risultato.
E senza tracciamento crolla tutto il castello. Niente possibilità di analisi certa, scarse opportunità di comprensione di eventuali debolezze nelle creatività scelte, relativa incapacità di identificazione degli elementi su cui intervenire per migliorare le prestazioni delle inserzioni.
Quindi benvenuti Zero-Party Data
Gli Zero-Party Data sono tutti quei dati che le persone ti forniscono attivamente e consapevolmente.
Niente trucchi quindi, solo una privacy chiara e trasparente e la libera scelta degli utenti di aderire a un servizio, iscriversi a una newsletter, rispondere a un sondaggio, scaricare una risorsa in cambio dei propri dati (email, numero di telefono, indirizzo, etc).
Questo non significa che non sarà più utile o necessario fare campagne, sponsorizzazioni, inserzioni. Significa piuttosto che cambia lo spirito e gli obiettivi con cui le si dovranno fare, al grido di “meno like e più persone”, e che sarà però necessario attivare anche altre strategie.
Cosa dovrebbero fare le aziende vinicole
Il mondo del vino, soprattutto se parliamo di piccole e medie cantine, ha da poco iniziato a interessarsi ai social e a comprendere finalmente che serve destinare un budget ad attività di questo tipo.
Questi i principali consigli che darei oggi a un’azienda del vino:
- investi in campagne che puntino a ottenere consensi chiari e consapevoli per attività quali l’iscrizione alla newsletter o al tuo wine club
- investi nell’accoglienza e nell’enoturismo e crea situazioni utili a ottenere consensi diretti e espliciti
- lavora su narrazioni che rafforzino il tuo brand, impara a raccontarti in maniera onesta ma efficace (devi costruirti e fidelizzare la tua community tramite i contenuti)
- inizia a valutare l’utilizzo di un piccolo CRM
In questo post ho cercato si semplificare concetti spesso complessi e di non incorrere in tecnicismi troppo oscuri. Spero che il messaggio di base sia comunque passato in maniera netta e decisa.
Alcuni teorizzano che prima o poi il monitoraggio dei cookies non sarà più attivo. Per questo devi lavorare oggi per costruirti il tuo pubblico, la tua community, i tuoi iscritti. Persone che siano solo tue perché hanno scelto liberamente di esserlo lasciandoti i propri dati in cambio di qualcosa che abbia in reale valore.
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com