Su Forbes è stato pubblicato un interessante post sull’efficacia delle infografiche nel raccontare storie. Tutto nasce da una percezione poi concretizzata in un’intervista fatta a 100 aziende e a 1100 consumatori statunitensi da un’agenzia di comunicazione newyorkese, Infographic World.
Vediamo se anche il vino di casa nostra può in qualche modo beneficiare di queste informazioni.
Il valore di un’infografica
Gli imprenditori si stanno rendendo sempre più conto di quanto siano fondamentali dati, statistiche e numeri nel raccontare storie finalizzate a raggiungere obiettivi di comunicazione, promozione e marketing.
La comunicazione emozionale è una gran bella cosa ma, quando non viene usata in maniera utile, intelligente e originale, si riduce a concetti ridondanti e vuote parole, ripetute sempre uguali su decide di brochure e su migliaia di pagine web.
Per rimanere in ambito vinicolo pensa a quante aziende dichiarano la propria eccellenza utilizzando sempre le stesse identiche costruzioni verbali. In quante raccontano la propria realtà uniformando la propria voce e il proprio contenuto a quelli di altre decine di aziende vinicole simili.
Per nostra fortuna la rete, e l’online in genere, ci sta finalmente abituando ai concetti di misurazione e monitoraggio di ogni singola attività digitale.
Alla luce di questa consapevolezza da un lato e esigenza dall’altro, le infografiche si presentano oggi come i migliori mezzi per raccontare un mondo di numeri e di percentuali che sarebbe indubbiamente più ostico e meno fruibile narrare tramite un testo scritto.
Non sto qui a ricordarti per la millesima volta quanto siano oggi più efficaci in rete i contenuti visuali (immagini e video) rispetto a quelli testuali. L’ho già ripetuto sin troppe volte e, in effetti, l’ho appena fatto di nuovo. Ci tengo però ad aggiungere un paio di dati interessanti.
Il 90% delle informazioni elaborate dal nostro cervello è di natura visiva e, rispetto ad altre tipologie di contenuto, un’immagine è più efficace del 400% in termini di apprendimento e memorizzazione.
Detto questo, passiamo a snocciolare qualche numero sulla ricerca IGW che può essere interessante per inquadrare al meglio il fenomeno infografiche.
La ricerca IGW
L’intervista Infographic World ha evidenziato come il 60% delle aziende abbia realizzato infografiche principalmente per scopi commerciali e marketing.
Di questo 60%:
Il 74% dei marketers utilizza in maniera strutturata contenuti visivi nella propria strategia social
L’84% ritiene le infografiche strumenti efficaci
L’ambiente di fruizione ideale di una infografica sembra essere ancor oggi il desktop, anche se il mobile sta accorciando le distanza. Questo forse anche per come sono oggi progettate molte infografiche, con elementi grafici e contenutistici che necessitano di un certo livello di dettaglio, certamente meglio fruibile da un monitor che non dal display di uno smartphone.
La sfida di domani sarà dunque forse quella di educarsi a progettare infografiche dedicate ai dispositivi mobile, consapevoli del fatto che un Millennial guarda il proprio cellulare più di 250 volte in un giorno (senza contare le notifiche, quindi senza essere invitato a farlo).
L’infografica nel mondo vino
Tempo fa scrissi un post dedicato alle infografiche sul vino, precisamente a cosa fare e cosa non fare. Lo reputo un contenuto ancora attuale, ma in questa sede preferisco concentrarmi su un altro aspetto della questione, l’approccio alla narrazione delle informazioni in modalità visiva.
Il vino non è materia semplice da raccontare. E anche se potrai non essere personalmente d’accordo con questa affermazione cerco di spiegarti meglio il mio punto di vista.
Per raccontare bene un vino in rete, dove per bene intendo un racconto in grado di coinvolgere emotivamente chi ascolta e di fissarsi in maniera salda nella sua mente, serve un’ottima predisposizione al racconto, contenuti unici e una buona conoscenza degli strumenti e degli ambienti digitali.
Se non possiedi tutto questo, il rischio è la freddezza e la piattezza della comunicazione, la produzione di contenuti ridondanti e la dimenticanza delle poche persone che fruiranno i tuoi contenuti.
L’altra faccia della medaglia vede però il vino come un oggetto naturalmente narrativo. Pochi altri prodotti dell’uomo e della terra possono vantare le grandi opportunità di racconto offerte dal vino. Il vino comprende in sé elementi di tradizione e storicità, di cultura e sociologia, di uomini e di territori, di lavoro manuale e di suggestione emotiva.
Ecco perché, dove il linguaggio scritto e parlato può incontrare alcune difficoltà, un’infografica ben progettata può esserti di grande aiuto nel momento in cui si renda necessario e utile spiegare in maniera semplice e immediata le caratteristiche di un vino, di una vigna, di un terroir, di una denominazione, di un metodo di allevamento, di un approccio alla viticoltura, di un territorio enologico.
Ovunque vi siano informazioni descrittive unite a dati e numeri, l’infografica si presenta come un mezzo di comunicazione ideale e indubbiamente originale.
Senza contare il fatto che un’infografica ben progettata può godere anche di una vita extra digitale. Può essere ad esempio stampata e usata anche in situazioni molto concrete.
A titolo esemplificativo ti invito a dare un’occhiata al portale statunitense Wine Folly, che fa della grafica a tema vinicolo il proprio business. Trovi molti spunti e idee ben organizzate sul loro canale Pinterest. Ecco un esempio di una delle loro ultime infografiche sulle regioni vinicole della Grecia.
Ora puoi farlo anche tu
Se anche a te è venuta voglia di immaginare un racconto del tuo vino tramite infografica, per prima cosa devi pensare allo specifico oggetto di un tuo possibile racconto.
Non tutte le informazioni sono adatte a uno sviluppo grafico e contenutistico di questo tipo. E se i numeri e le statistiche sono sempre e comunque le informazioni più adatte ad essere convertite in infografica, i confini sono decisamente più ampi.
Qualsiasi racconto che può essere suddiviso in differenti passaggi, in punti, in posizionamenti spaziali (geografici) o in periodi temporali, è adatto a essere tradotto in infografica.
Per fare qualche esempio che può esserti di ispirazione puoi ricorrere a un’infografica per raccontare:
- la storia della tua cantina
- il tuo metodo di produzione
- i vitigni che coltivi
- il tuo territorio (caratteristiche, terroir, vigne)
- i tuoi numeri e i tuoi mercati (se sei una realtà medio grande)
Fammi sapere se ti viene in mente altro che vorresti raccontare con testi e immagini grafiche, se hai avuto esperienze precedenti con le infografiche, se quello che ti ho raccontato ha mosso la tua curiosità.
Io sono felice anche solo di aver scritto un post sulle logiche di racconto e di narrazione del vino tramite infografiche senza aver usato la parola storytelling 🙂 se anche questa cosa ti è piaciuta, ricordati di condividere.
Fonti: forbes.com – infographicworld.com
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com