Non dimenticarti di Google, solo questo. E ci tengo a dirtelo perché so che sei esposto al tam tam dei social media, sommerso dalle notizie riguardanti Facebook, Instagram e compagnia socializzante, circondato da consigli e tecniche per aumentare reputazione e followers.
Ma in mezzo a questo vociferare continuo e frenetico, Google c’è e continua a fare la sua parte.
E se possiamo immaginare i social media come tanti rubinetti che ti permettono di gestire il flusso del traffico al tuo sito in maniera piuttosto elastica, Google è più simile a un fiume che garantisce un traffico forse più lento e meno appariscente, ma di certo continuo e costante.
Ovviamente sto parlando del Google organico, del Google delle ricerche utente. Non di quel Google a pagamento (Adwords) che porta traffico finché paghi. Parlo di quel Google che è un po’ il Microsoft dei motori di ricerca, che fa meno parlare di sé, rischiando così di essere momentaneamente accantonato, quasi dato per scontato quando scontato non lo è per nulla.
E bada bene che quando dico che Adwords, così come le opportunità di promozione offerte da Facebook, portano traffico finché paghi, non lo dico certo un maniera denigratoria o svilente, anzi. Io sono un fan convinto dei contenuti sponsorizzati, che reputo assolutamente necessari, difensore dei social a pagamento, con le loro infinite possibilità di targettizzazione e di profilazione.
Entrambe le strategie:
- lavorare per un posizionamento solido che possa essere garanzia di un traffico costante
- progettare ed attivare azioni di sponsorizzazione mirate ai pubblici più interessanti e pertinenti in relazione ai propri obiettivi e contenuti
sono valide e vanno perseguite con la stessa forza e determinazione con la quale racconti il tuo vino alle persone che ti vengono a trovare in cantina o che incontri alle fiere di settore
Cerchiamo comunque qualche conferma nei numerini
Le statistiche macro sono utili nella misura in cui ci forniscono la visione globale di un fenomeno, o ci aiutano a comprendere la portata di alcune tendenze.
Spesso facciamo l’errore di misurare il mondo in rapporto al nostro orticello (alla nostra vigna in questo caso), non comprendendo che anche se alcuni di noi non utilizzano i social, i motori di ricerca o il digital in generale, questo non significa che il resto del mondo (composto anche da consumatori e acquirenti di vino) non lo faccia.
Certo i dati andrebbero presi con cognizione di causa e contestualizzati ai singoli settori e ambiti, ricchi delle proprie peculiarità e delle proprie eccezioni o controtendenze.
Detto questo, in questa sede ci è sufficiente allargare la visione per verificare che le persone continuano a cercare in Google (e continueranno a farlo con una costanza maggiore rispetto a quella che applicano alla frequentazione dei social media) e lo fanno soprattutto da smartphone. E basterebbe in effetti anche solo riflettere sulle nostre stesse abitudini per verificare il fenomeno.
Un utile strumento di Google, Consumer Barometer, ci permette di effettuare qualche interessante analisi circa le abitudini degli utenti che sono soliti effettuare acquisti online.
Riporto qui alcuni dati, contestualizzati al nostro paese, che penso possano essere interessanti per te che fai vino e vuoi comunicarlo e farlo conoscere in rete.
Quali fonti online usano le persone per effettuare le proprie scelte d’acquisto
Come vedi, la maggior parte delle decisioni d’acquisto passano ancora dal buon vecchio Google, e se è pur vero che il vino non è solo un prodotto, bensì anche suggestione, emozione, condivisione e … ocio, storytelling, non dobbiamo dimenticare che è pure, e soprattutto, un prodotto.
Nella consapevolezza, più volte dimostrata nelle pagine di questo blog, che la maggior parte delle conversazioni sul vino passano dai social network, dobbiamo riconoscere che i motori di ricerca sono ancora un importante e fondamentale canale per chi vuole acquistare online, fosse anche solo per scovare bottiglie a prezzi competitivi.
Se vuoi verificare quanto il traffico organico incide sulle visite alle pagine del tuo sito web, e se hai installato Google Analytics, ti basta consultare la voce “ACQUISIZIONE > Panoramica” del tuo account Analytics.
Ecco ad esempio la ripartizione delle sorgenti di traffico di questo blog negli ultimi 30 giorni. Come vedi, pur spingendo molto nei social network, condividendo e promuovendo ogni settimana i singoli post, il traffico organico rappresenta comunque la mia principale fonte di traffico.
Mentre le visite dai social sono composte in buona parte dalle promozioni che faccio in Facebook e Instagram, il mio traffico organico è lì ogni mese, costantemente presente, in lenta e inesorabile crescita grazie anche ai nuovi contenuti settimanali. E qui sta forse la vera essenza e forza di un blog capace di offrire sempre nuovi contenuti alle persone, e pagine web da indicizzare a Google (poi ci torniamo brevemente).
Perché le persone effettuano ricerche locali
Ecco dunque che il motore di ricerca resta la prima fonte per la ricerca di prodotti, mentre i business locali sono ricercati soprattutto per trovare prodotti di cui si ha bisogno o per pianificare delle attività.
Aggiungiamo al quadro che:
L’88% degli utenti effettua ricerche dal proprio smartphone.
4 consumatori su 5 usano i motori di ricerca per trovare informazioni locali.
Il 53% degli utenti smartphone effettua ricerche per indicazioni stradali o per raggiungere punti vendita locali.
Il posizionamento sul locale è fondamentale per raggiungere le persone interessate a visitare la tua cantina o ad acquistare i tuoi vini direttamente. Imprescindibile per attrarre l’enoturista in visita sul tuo territorio.
73 miliardi sembrano essere le telefonate stimate, generate a seguito di ricerche da mobile, entro la fine del 2018.
Ricordo ancora una recente visita a una piccola realtà vinicola del mio territorio, divenuta una vera e propria caccia al tesoro per la totale assenza di indicazioni utili a raggiungere la cantina. Nessuna scheda Google dell’attività e nessun riferimento di contatto sullo scarno sito web aziendale. Certo in questo modo si coltiva e si allena lo spirito di avventura ma non a tutti piace essere messi in difficoltà, e qualcuno potrebbe demordere, scegliere la cantina vicina o decidere di raccontare in rete la propria esperienza negativa.
Cosa puoi fare
Ecco un breve e rapido elenco di cose alle quali dedicherei le debite attenzioni:
- cura la tua scheda Google locale – Google My Business
- ottimizza il tuo sito perché sia ben indicizzato da Google – verifica lo stato con Google Search Console
- ottimizza il tuo sito per i dispositivi mobile – su questo punto leggi il mio post sul perché il tuo sito deve essere mobile
- alleggerisci le pagine del tuo sito web caricando immagini ottimizzate, migliorando le prestazioni del server e applicando altri accorgimenti tecnici – verifica la velocità mobile del tuo sito con Google Test my Site
- non è semplice, non è immediato, devi faticare, ma se puoi e vuoi e popola costantemente una sezione news o un blog
Se vuoi puoi anche approfondire il tema specifico delle ricerche organiche con il mio post sul presente e sul futuro delle ricerche online sul vino.
Fonti: consumerbarometer.com – socialmediatoday.com
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com