Google cambia look ed esperienza d’uso ai risultati di ricerca da mobile. Vediamo come e perché la cosa dovrebbe interessarti.
Preambolo (forse inutile)
Scrivo questo post, da un lato perché la notizia è realmente interessante, dall’altro perché sono felice di poter parlare di altro rispetto ai soliti social network, e non vorrei mai che il mare magnum digitale fosse ridotto a un paio di piattaforme che hanno, prima di ogni altra caratteristica, la reiterata capacità di fare notizia.
C’è infatti molto altro, e non di solo social deve vivere il vignaiolo digitale. E con queste piccole novità, passate quasi in sordina Google me lo ricorda, e io lo ricordo a te.
In un post sul blog ufficiale del 22 maggio, Jamie Leach, Senior Interaction Designer di Google, annuncia arrivo di novità sul fronte risultati di ricerca da dispositivi mobile.
Si tratta di quei piccoli dettagli apparentemente minimali, che possono però fare una certa differenza, arrivando addirittura a influenzare, e quindi spostare, le scelte degli utenti in fatto di click.
Ecco come sono cambiati i risultati di ricerca da smartphone
Se confronti la schermata di sinistra (risultati di ricerca di qualche giorno fa) con quella di destra (le novità già disponibili), noterai solo alcuni piccoli cambiamenti. Vediamoli nel dettaglio:
- compare un’icona di fianco al nome descrittivo del sito web, prima degli elementi a cui siamo abituati: titolo, descrizione e altri dati
- gli annunci sponsorizzati assumono un aspetto più leggero, maggiormente camuffato, se così vogliamo definirlo, all’interno dei risultati organici, con quel “Ad” (“Annuncio” in italiano) in nero grassetto, molto più discreto e “furbetto” rispetto all’attuale verde bordato
Questi piccoli spostamenti vanno in quattro principali direzioni (o almeno io ne ho identificate quattro):
- migliorare la bontà e la chiarezza delle informazioni per l’utente che effettua una ricerca (questo è la versione di Google)
- aumentare l’importanza e il peso dei brand all’interno dei risultati
- offrire maggiori elementi di interazione diretta da motore di ricerca
- favorire l’utilizzo degli annunci sponsorizzati anche in ottica brand e non solo chiave di ricerca
Approfondiamo l’aspetto più interessante.
Un’icona a servizio del tuo brand
Il tuo sito web ha una piccola icona, che tecnicamente si chiama favicon, che puoi personalizzare e che normalmente compare sulla tab del browser quando qualcuno visita il tuo indirizzo.
Ecco la mia favicon e quella di Frescobaldi, a titolo puramente esemplificativo:
Sono proprio quei due quadratini in alto, prima del tag title nella versione desktop del browser.
Ecco che le favicon vanno oggi ad arricchire le informazioni presenti nei risultati di ricerca da mobile di Google, come posso anche mostrarti grazie al posizionamento del mio blog per la chiave di ricerca “wine marketing”.
Tipicamente le aziende usano il loro logo come favicon, o una parte semplificata dello stesso se la resa troppo piccola ne sfavorisce la leggibilità. Al limite viene creata un’icona ad hoc con almeno i colori aziendali, così da donargli un tratto di identità e riconoscibilità.
Ecco che, in questo senso, anche la favicon può rappresentare un piccolo ma significativo tassello di quel complesso mosaico che è il tuo brand.
Con questo nuovo design, il brand di un sito web può essere frontale e centrale, aiutandoti a capire meglio da dove provengono le informazioni e quali pagine hanno ciò che stai cercando.
Jamie Leach
In un recente post ho spiegato perché è importante concentrarsi sul brand marketing vinicolo.
Non aggiungo altro qui se non il fatto che spesso sono davvero i dettagli a fare la differenza, soprattutto se convogliano tutti in una superiore visione strategica del proprio brand.
Quindi, faviconizza il tuo sito se non l’hai ancora fatto. A fine post, tra le fonti trovi un link tecnico da consultare o da inviare al tuo webmaster.
Cos’altro aspettarsi
Al di là della novità appena presentata e rilasciata da pochi giorni, pare che Google voglia proseguire nell’intento di trattenere il più possibile gli utenti, e fargli fare cose, piuttosto che farli scappare verso i siti indicizzati a suon di click.
Già oggi è possibile ottenere risposte a domande direttamente nella pagina dei risultati di ricerca, e anche svolgere azioni più compresse come cercare voli e hotel, consultare prodotti, ottenere risultati sportivi, etc.
Si dice anche che a breve Google darà la possibilità agli utenti di ascoltare podcast direttamente in Serp. Staremo a vedere, con la consapevolezza che i podcast sono un contenuto che si sta rivelando particolarmente interessante per il mondo vino.
Fonti: blog.google – mediapost.com – techcrunch.com – support.google.com
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com
2 Responses
Interessanti i piccoli “aggiustamenti” introdotti da Google. Solitamente le piccole modifiche preannunciano nuovi strumenti che lanceranno nel breve periodo. Staremo a vedere.
PS. Io per fortuna la favicon l’ho sempre voluta/avuta.
Esatto! Sono ambiti da tener sempre sott’occhio. Google è meno appariscente di altre aziende digitali ma spesso altrettanto impattante.