Oggi voglio darti un consiglio che ritengo di fondamentale importanza per il tuo personale percorso nel mondo digital. Quello di mantenere sempre e comunque il controllo e la proprietà delle attività e delle azioni che andrai a pianificare e a svolgere in rete.
Parto, come spesso accade, dal mantra che mi piace ripetere fino allo sfinimento. Il tuo mestiere è far vino. Che tu sia un piccolo vignaiolo o una grande azienda, le tue attenzioni devono essere dedicate principalmente al vigneto, alla cantina, al lavoro quotidiano. Ma tutto questo oggi non è più sufficiente.
Il vino serve comunicarlo e promuoverlo per farlo conoscere e per venderlo. E qui entra in gioco il ruolo predominate ricoperto oggi dalle attività di Digital Marketing, fondamentali per far sì che il tuo vino raggiunga i tuoi potenziali clienti mentre cazzeggiano nei Social, cercano in Google, usano lo smartphone (3 ambiti non citati a caso).
Quali sono le attività digitali e come controllarle
Quando parlo di “attività digitali” mi riferisco a tutto ciò che puoi mettere in pista in rete lato contenutistico e promozionale.
Dal sito web alla newsletter, dai profili Social alle campagne, tutto ciò che prevede la presenza di un account (username/e-mail e password) possiede una proprietà, un referente, un amministratore.
Questo proprietario devi essere tu o la tua azienda. Il “lavoro sporco” lo possono fare le agenzie o i consulenti, ma non devono avere la proprietà dei tuoi ambienti e dei tuoi dati. Possono avere la gestione dei tuoi profili o dei tuoi account, possono amministrarli entro determinati limiti, ma il controllo lo devi mantenere tu.
Alcuni esempi per capire come muoversi
Sito web
Partiamo dalla base, il tuo dominio.
Registra tu stesso il tuo dominio o, se deleghi l’attività ad agenzie esterne o freelance, forniscigli i tuoi dati per la registrazione ed assicurati che li usino nel modo corretto.
Utilizza riferimenti inequivocabili e permanenti per le registrazioni dei domini. Se sei il titolare della cantina usa la tua email, il tuo nome, i tuoi dati. Se preferisci usa quelli aziendali ma affidati sempre a informazioni che puoi sempre controllare, recuperare, gestire.
Mi è spesso capitato di confrontarmi con aziende che avevano delegato a terzi (agenzie, collaboratori interni o esterni) la registrazione dei domini aziendali. Con il risultato disastroso, una volta sciolte le collaborazioni con questi soggetti, di perdere la tracciabilità di quanto fatto, non riuscire più a contattare la persona che anni prima aveva registrato il domino, etc. Da qui problemi nel riscattare il dominio, rinnovarlo, trasferirlo.
Ho visto aziende rinunciare ai propri domini storici per criticità di questa natura e ripartire da zero su nuovi domini, con ricadute negative sia sulla riconoscibilità del brand sia sul posizionamento dello stesso in rete.
Anche se conosci bene il tuo fornitore e decidi di delegare a lui tutta la parte operativa, insisti per essere tu o la tua azienda i titolari del dominio. E se incontri sulla tua strada chi sostiene che, per sua gestione interna, preferisce registrare in autonomia il tuo dominio, magari giustificando la cosa come un vantaggio anche per te in termini di tempo e risorse, piantagli una salutata e vai da un’altra parte.
Caselle email e account Google
Altra piaga è rappresentata da quelle caselle Gmail “di servizio” create spesso per collegare i vari strumenti offerti da Google. Le principali piattaforme offerte da Big G, che possono essere strategiche per un business, local da una parte e internazionale dall’altra, come quello del vino, sono:
- Google My Business (le mappe di Google)
- Google Analytics (per l’analisi degli accessi al sito)
- Google Adwords (per le campagne di ricerca, display e video)
- Google Search Console (per il monitoraggio dello stato di salute del tuo sito in rete e approfondire alcuni aspetti statistici)
Ognuno di questi strumenti necessita di un accesso con e-mail e password, solitamente un’unica casella Gmail. Anche nel caso in cui a creare la casella sia un attore terzo, tu dovrai avere le credenziali di accesso. Ma c’è una via ancor più sicura, nel caso in cui non ti fidi ciecamente dei tuoi consulenti.
Puoi farti seguire nella procedura di creazione e collegamento degli account per i prodotti Google, dalla tua agenzia o dal tuo consulente web, per poi collegare a questi tuoi account un loro account esterno con permessi di gestione e amministrazione dei vari ambienti.
In questo modo tu avrai il tuo profilo proprietario, ignoto a terzi, e chi deve operare attivamente su pagine local, account Analytics o piattaforme di gestione campagne, potrà farlo accedendo, grazie al tuo permesso, tramite credenziali proprie ma con limiti legati alle specifiche necessità operative che avrete concordato. Non potrà dunque cancellare o modificare la proprietà dell’account principale, che resterà tuo anche in caso di scioglimento del rapporto di collaborazione.
Fino a pochi anni fa, era prassi di molte agenzie web fornire ad aziende come la tua i dati di accesso al sito web tramite report appositamente creati desumendo le informazioni da Analytics. Senza che il cliente possedesse le credenziali di accesso alla piattaforma di Google. Questo ovviamente generava parecchi dubbi sulla trasparenza dei dati. Oggi spero che questa pratica sia definitivamente estinta. Tu puoi ricevere tutte le elaborazioni, proiezioni e analisi ragionate di questo mondo, da parte dei tuoi consulenti, ma devi garantirti la proprietà, e quindi l’accesso, all’Analytics del tuo sito web.
E i Social Network?
Qui il panorama è più vario a causa della natura anche molto differente di alcuni canali rispetto ad altri, vediamo brevemente i Social più diffusi. I discorsi fatti per questi valgono tendenzialmente per tutti i Social Media in circolazione.
Se vuoi delegare la gestione della tua Pagina aziendale a terzi (pagina che avrai creato con accessi tuoi), sappi che nelle Impostazioni, alla voce Ruoli della Pagina, puoi decidere di nominare un’altra persona assegnandole differenti ruoli in relazione ai compiti che dovrà svolgere.
Non fornire mai a nessuno le tue personali credenziali di accesso a Facebook.
I permessi della Pagina che puoi assegnare a terzi sono:
- Amministratore
- Editor
- Moderatore
- Inserzionista
- Analista
- Collaboratore per i video in diretta
Qui tutte le info circa i ruoli e le loro caratteristiche.
Ma l’ecosistema Facebook, almeno per quanto riguarda la gestione delle campagne, è ben più complesso. Per la parte promozionale esiste una piattaforma evoluta e dedicata che gestisce le inserzioni (anche quelle di Instagram). Si chiama Business Manager e a mio avviso è piuttosto complessa, non perfetta, decisamente migliorabile, ma offre indubbie possibilità evolute di gestione delle campagne. Si tratta di uno strumento utilizzato dalle agenzie che necessitano di gestire pagine e campagne di più aziende da un unico ambiente.
Se sei un piccolo vignaiolo non è necessario che tu apra a tua volta un Business Manager. Se invece sei un grande brand vinicolo che amministra più marchi in più territori potresti valutare l’attivazione di un Business Manager tutto tuo.
In questo modo potresti differenziare le campagne, i budget e le fatturazioni di un marchio rispetto a un altro. Sappi però che, come già detto poco sopra, questo strumento dovrebbe essere usato da agenzie e consulenti esterni che offrono servizi di Social Media Marketing.
Non entro ora nel merito delle numerose opzioni offerte da Business Manager (ci vorrebbero una serie di post dedicati per esaurire il tema). Ti basti sapere che, anche in questo caso, agenzie e collaboratori esterni potrebbero richiederti di collegare il tuo account promozionale e la tua pagina Facebook al loro Business Manager, così da poter gestire le tue campagne e il tuo budget, ma sempre e solo sotto il tuo controllo.
Ripeto che tutte queste cose non le devi sapere fare da solo. Chiedi assistenza ai tuoi consulenti e con la massima trasparenza spiegagli la tua visione e le tue necessità di mantenere la proprietà degli account aziendali.
Instagram e Twitter
Al di là di quanto accennato poco fa sul Business Manager, che gestisce sia le campagne Facebook sia quelle Instagram, la parte di gestione del contenuto in Instagram non può che rimanere nelle tue mani.
Quelle stesse mani che, così come sanno impugnare una forbice da potatura, allo stesso modo devono imparare a destreggiarsi con lo Smartphone.
Non puoi, fisiologicamente, delegare la diffusione di immagini in Instagram a terzi, esattamente come non potresti affidare ad altri l’utilizzo di Social quali Snapchat o Twitter, caratterizzati per loro natura da una componente comunicativa immediata.
Puoi certamente affidarti a una consulenza per la parte di creatività nei testi e nei contenuti, puoi anche far produrre ad altri delle immagini ad hoc da caricare in Instagram o in Twitter, puoi farti consigliare su quali sono gli hashtag più popolari e su come “restare sul pezzo” di logiche da Real Time Marketing.
Per tutto il resto, dietro lo smartphone ci sei tu, la tua esperienza, la tua storia, la tua visione, il tuo vino.
E se proprio devi, anche per eventuali necessità di analisi dei dati, affida le tue preziose credenziali di accesso a soggetti di indiscussa e comprovata fiducia.
Conclusione
Tutto ciò che siamo detti non deve spaventarti. Se esigenze specifiche te lo richiedono, puoi tranquillamente passare i tuoi accessi aziendali a collaboratori, agenzie e consulenti esterni. Tutto a patto che vi sia una fiducia basata su una comprovata serietà professionale e eticità dei singoli attori. Diversamente, soprattutto su nuove collaborazioni, sii subito chiaro e pretendi la proprietà di ciò che deve essere tuo di diritto. Il tuo sito, i tuoi account sociali, le tue caselle e-mail.
E se dopo questa lettura ti sono sorti dubbi sullo stato di proprietà o di sicurezza dei tuoi canali, muoviti immediatamente per contattare chi di dovere e chiedere, con la massima serenità, conferma che tutto sia sotto la tua proprietà e il tuo controllo e che tu possa, un domani, disporne come meglio credi.
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com