Parliamo di Content Marketing e facciamolo per mezzo di un’infografica realizzata da PointVisible, un’agenzia croata specializzata nella produzione di contenuti.
Domandiamoci subito come mai ci interessa tanto il Content Marketing in relazione al mondo vino?
I contenuti sono la sola cosa che possiedi realmente, sono il tuo prodotto digitale finale. Non appartengono ad altri che a te e puoi disporne nei modi più utili al raggiungimento dei tuoi obiettivi (digitali e non solo).
Che tu decida di veicolarlo sui tuoi canali proprietari, come il sito web o il blog aziendale, o che scelga di pubblicarlo e condividerlo sui Social Network, inviarlo via email, diffonderlo su testate online, il contenuto resta tuo, ti appartiene così come ti appartiene il vino che produci ogni anno. Tuo per gli altri.
Un premessa necessaria
Qui di seguito presenterò i dati che ritengo più significativi di questa infografica che tratta dello stato del Content Marketing in generale, senza alcuna verticalizzazione sul mondo vino.
L’intendo è quello di fotografare una condizione e sottolineare una tendenza, con la volontà di offrirti qualche spunto di riflessione utile alle tue attività di produzione e diffusione di contenuti in rete.
L’infografica suddivide buona parte dei dati tra B2B e B2C, ma osservando bene le statistiche verifichiamo che le percentuali non si discostano molto tra i due ambiti. Le tendenze sono mediamente comuni, e il vino è comunque un prodotto trasversale sia al mondo Business sia a quello Consumer.
Ma iniziamo con i primi dati lato aziende
Oltre il 70% delle aziende produrrà più contenuti orientati al marketing quest’anno rispetto all’anno precedente. Solo un 2% pensa di ridurre il peso del Content Marketing all’interno della propria strategia di comunicazione.
Oltre l’85% dei marketers sviluppa già strategie di Content Marketing. Del restante, oltre il 50% ha in programma di attivarsi in questo ambito.
Il 75% delle aziende incrementerà il proprio investimento in Content Marketing.
Il 45% dei marketers punta sul Blog come canale privilegiato per i propri contenuti.
Oltre il 90% delle aziende ricorre a visual (immagino intendano fotografie, video e infografiche) in più della metà dei propri contenuti.
Il Content Marketing gode dunque di buona salute. Chi già lo fa vuole aumentarne l’incidenza. Chi ancora non lo fa sta pensando di attivarsi per intraprendere questa via. I blog (per lo meno quelli con contenuti di qualità aggiornati frequentemente) non sono ancora morti. Le immagini e i video continuano la loro ascesa.
Aggiungo che i contenuti testuali restano, da sempre, i più difficili da produrre. Qui offro alcuni consigli per la scrittura dei testi.
E lato consumatore? Come stanno le cose?
Il 70% delle persone preferisce approfondire la conoscenza di un’azienda da un post piuttosto che da un advertising.
Il 68% dei consumatori aumenta la percezione positiva verso un brand dopo che ne ha fruito contenuti.
Le persone apprezzano 4 volte di più un video su un prodotto che non un testo descrittivo dello stesso.
Fare content marketing fa dunque bene, non ha controindicazioni se sono fatte salve qualità e persistenza, e la cosa è molto apprezzata dalle persone che scelgono di dedicare una parte della loro attenzione alle aziende che preferiscono.
Quali sono i canali privilegiati?
Qui mi concentro volutamente solo sui dati del mondo B2C, ritenendo il consumatore finale un attore più interessante del Business per quanto riguarda il mondo vinicolo digitale.
L’85% delle aziende pensa che il canale più interessante per i propri contenuti sia rappresentato dai Social Network, il 75% dai blog.
L’89% dei marketers preferisce promuovere i propri contenuti con advertising social, il 76% sceglie la promozione sui motori di ricerca.
Dai più profondi sono presenti in infografica e potete consultarli con calma. Vi lascio il tempo di darci un occhio. Ci ritroviamo a fine post per tirare alcune fila e offrire qualche spunto di riflessione per te e il tuo vino.
E il mondo vino?
Il Content Marketing va a braccetto con un’altra parolaccia della comunicazione contemporanea, lo Storytelling.
Se hai una storia da raccontare allora possiedi tutto il materiale necessario (in concreto o in potenza) per produrre e diffondere contenuti che siano di qualità e coinvolgenti.
Il vino è oggetto di narrazione per sua stessa natura. Territorio, metodo, tradizione o tecnologia, vitigni e pratiche enologiche, la vita in cantina come quella in vigna, il vino sulla tavola, la convivialità del pasto. Tutto questo è racchiuso in una bottiglia di vino, nel tuo prodotto finale. Tutto questo è materia di racconto, fonte potenzialmente inesauribile di contenuti da produrre, diffondere, promuovere.
Ora sai anche che non sei solo, che il mondo delle aziende e dei brand in rete va in una direzione ben precisa, una direzione confermata anche da alcuni dati generali presenti in infografica.
Il 46% dei marketers ritiene il contenuto fotografico strategico per il proprio piano marketing e per le esigenze di Storytelling.
Le infografiche sono apprezzate e condivise nei social 3 volte di più rispetto un qualsiasi altro tipo di contenuto (qui ho solo un dubbio del dato rispetto al contenuto video).
Il 79% del traffico internet nel 2020 sarà costituito da video.
La penetrazione di Instagram crescerà dall’attuale 32 a un 47% entro il 2010.
Il mobile è il primo ambiente da tener d’occhio se si vuol fare content marketing.
E ricorda sempre che puoi rafforzare la tua strategia di Content Marketing favorendo e stimolando la produzione di contenuti inerenti il tuo brand, da parte degli utenti. Per questo punto rimando al mio post sull’User Generated Content nel mondo vino.
E tu come sei messo? Possiedi una strategia orientata alla produzione e diffusione di contenuti digitali?
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com