Sento il bisogno di inaugurare questo nuovo anno con un ringraziamento e con un paio di consigli che spero possano esserti utili per affrontare al meglio le future strategie di comunicazione o promozione del tuo vino e della tua azienda vinicola in rete.
Voglio parlarti di due errori ben precisi che le aziende (non solo vinicole) compiono quando si approcciano alla rete e al digitale. Questi due errori sono veri e propri vizi di forma che possono letteralmente compromettere un’intera strategia web, sia essa la realizzazione di un nuovo sito o la presenza all’interno di uno o più social media.
Vediamo questi due errori nel dettaglio e cerchiamo di capire come evitarli. Alla fine scopriremo qual è l’unico approccio valido.
E il ringraziamento?
Non mi stavo certo dimenticando di ringraziarti. Un ringraziamento sincero a te che leggi queste righe, che hai letto i precedenti post, da giugno del 2016 ad oggi, o che leggerai ciò che scriverò domani. Il 2017 è stato un anno ricco di soddisfazioni per questo spazio virtuale di consigli che spero si siano rivelati per te concreti come concreto è il vino che produci.
La mia volontà (che preferisco come concetto ai propositi solitamente delusi) per questo 2018 è quella di continuare a offrire, ogni martedì, contenuti che siano utili spunti pratici o di riflessione, e non formulette per raggiungere un successo in rete troppo spesso spacciato come facile da raggiungere.
A te chiedo di continuare a seguirmi e di scrivermi nel caso in cui sia di tuo interesse approfondire alcuni specifici temi che ho magari solo accennato o per nulla trattato. Sarò lieto di farlo per te, per il vino che produci, per il territorio che rappresenti.
Ma veniamo al sodo.
Quello che fanno gli altri lascialo agli altri
Osservare ciò che fanno gli altri è fondamentale per imparare, confrontare e guadagnare utili spunti per la propria strategia digitale. Copiare ciò che fanno gli altri è male. Sempre.
Quando osservi l’operato altrui fallo con occhio critico, mai con lo spirito di mera replica. Il tuo scopo è prendere quanto di buono, originale e differente fanno gli altri in rete, per produrre qualcosa che sia solo tuo.
Ciò non significa non utilizzare gli ambienti e gli strumenti che utilizzano gli altri, quanto piuttosto saperli declinare sulla sua specifica identità. Se fai un nuovo sito usa pure WordPress, Joomla o il CMS che preferisci, acquista un tema predefinito se hai poco budget. Se decidi di aprire un dialogo con chi può apprezzare i tuoi vini approda sul social network che meglio si adatta alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi e sfruttane tutte le opportunità.
L’originalità, la tua cifra distintiva, la tua voce, sono tutte cose che costruisci grazie ai tuoi contenuti che sono, per definizione, unici. A te il compito di valorizzarli e comunicarli con la dovuta attenzione e cura.
Troppo spesso mi è capitato di confrontarmi con aziende che, osservando un proprio concorrente o un’azienda del loro stesso settore, esclamano frettolosamente “facciamolo uguale”, “facciamolo come loro”, “facciamo anche noi la stessa cosa”, “lo voglio così”.
La stessa soluzione o il medesimo approccio, se applicati a realtà differenti, non possono dare gli stessi risultati. Ammesso poi che i risultati di riferimento siano positivi.
Nella fase strategica e nella pianificazione dimentica il particolare
Devi avere la capacità di osservare il tuo progetto digitale nella sua interezza e complessità, così da concentrarti su come raggiungere i tuoi obiettivi.
Questo ovviamente in una prima fase di progettazione e pianificazione. Arriverà il tempo delle rifiniture e dei dettagli, di quel colore nel sito che cambierai mille volte, di quel pulsante che proprio non ti convince, di 1 o 10 hashtag in Instagram, del conteggio del numero di caratteri nei post in Facebook.
Prima di tutto questo però devi essere finalizzato a un solo scopo. Comprendere se quello che stai facendo, e come immagini di farlo, è aderente alla strategia che hai disegnato per raggiungere i tuoi obiettivi. Il particolare potrebbe distogliere questa tua attenzione e portarti fuori strada, facendoti perdere tempo e risorse.
Il rischio che vedo spesso è quello di “uscire dalla carreggiata” strategica per intraprendere tante piccole vie senza uscita. Vie che possono costringerti a tornare su tuoi passi nel migliore del casi, o addirittura portarti da un’altra parte se non si rivelano del tutto cieche.
Detto così la cosa ti sembrerà piuttosto semplice ma, credimi, le tentazioni si nascondo dietro ogni angolo e il suono delle sirene della distrazione può arrivare a nascondere qualsiasi altra voce.
Restare focalizzati sui propri obiettivi non è così semplice e richiede una disciplina che solitamente si impara dai propri errori.
Poniti le domande giuste
A questo punto ti starai chiedendo qual è il modo corretto di approcciarsi alla fase strategica di un qualsiasi progetto digitale. Il segreto sta tutto nel porsi regolarmente queste due domande fondamentali.
- Mi sto innamorando di questa soluzione in sé, o sono in grado di osservarne l’utilizzo specifico per comprendere se anche per me può andar bene?
- Questo specifico aspetto è importante in questa fase del progetto, o rischia semplicemente di distogliermi dalla visione strategica che ho costruito e farmi perdere tempo prezioso?
Se ogni volta che il sito di un concorrente o una strategia di un’azienda vinicola ti colpisce particolarmente, o quando decidi di insistere su un dettaglio o un particolare poco rilevante, riesci a fermarti e porti queste domande, hai buone possibilità di uscire dalla selva oscura e riveder le stelle.
Chiudo ammettendo che i consigli dati possono apparire piuttosto generici. E infatti lo sono, e la loro forza risiede proprio in questo, nella loro applicabilità globale, in ambiti anche altri rispetto al digitale.
Se quando progetti la nuova brochure della tua cantina parti dalle sfumature e dai toni dei colori, o dalla scelta del font. ecco che forse non hai ben chiari gli obiettivi che vuoi raggiungere con quella specifica comunicazione. Chiariti gli obiettivi avrai chiari anche i colori e i font. Come scrissi in un precedente post, prima del Cosa pensa al Chi, allora ti sarà chiaro anche il Dove.
E, come sempre, se questi consigli sono riusciti a farti riflettere, ricordati di condividere il post.
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com