Cerchiamo di capire cos’è un’esperienza enoica o enoturistica oggi, quali tratti la rendono tale e se gli strumenti digitali possono davvero dare una mano.
Ci ho riflettuto parecchio, e sono ormai convinto che i caratteri principali di un’esperienza enoturistica di rilievo oggi siano:
- l’unicità (non per forza intesa come originalità)
- la capacità di ancorarsi al vissuto delle persone
- la capacità di essere ricordata
- il desiderio di replica
- la voglia di condivisione
Un’esperienza oggi è dunque qualcosa di unico, che riesce a far breccia nella nostra sensibilità emotiva, che si fissa nella nostra mente e permane nel tempo, che ci invoglia a desiderarla nuovamente (anche in forma diversa) e che ci porta a volerla condividere con i nostri affetti (vogliamo farla conoscere ad altri e vogliamo che altri vivano le nostre stesse emozioni).
Ovviamente noi qui parliamo di esperienze positive, non negative, nella consapevolezza che anche un trauma è un’esperienza, che però non possiede tutti i tratti sopra elencati; non vogliamo ad esempio riviverla, non vogliamo che altri la esperiscano.
Se tu dunque, azienda del vino o vignaiol*, riesci nell’intento di far vivere a chi ti segue esperienze capaci di toccare tutti i punti sopra elencati, allora ottieni il doppio vantaggio di legare le persone che vivono l’esperienza al tuo brand e di attrarre nuovi potenziali collegamenti grazie al desiderio di condivisione dei partecipanti.
In estrema sintesi, l’esperienza è qualcosa che si vive e che si desidera rinnovare e far vivere ad altri.
E il digitale? E la pandemia?
Oggi le esperienze enoiche ed enoturistiche sono:
- diffuse: toccano più ambiti
- multicanale: coinvolgono più mezzi e ambienti
- liquide: passano da un ambito all’altro, da un canale all’altro, senza soluzione di continuità
La pandemia, che nulla di buono ha portato se non magre consolazioni digital tecnologiche, ha sclerotizzato alcuni aspetti del concetto di esperienza. Siamo infatti stati costretti a traslare parte dell’esperienza dal fisico al virtuale, aumentando un distacco tra i due ambiti, che sono poco tempo fa io stesso definivo ormai sfumato, quasi inesistente.
Dico che la distanza tra fisico e virtuale è aumentata perché aumentata è stata anche una frustrazione che spesso ha fatto vivere l’esperienza digitale non tanto come un’amplificazione, un prolungamento, di quella fisica (come ormai acceda in epoca pre-pandemica), quanto piuttosto come un pallido surrogato di un’esperienza che eravamo obbligati a non poter sperimentare “a pieno”.
Abbiamo dunque fatto dei passi indietro nel processo di fusione tra fisico e digitale, come del resto in molti altri ambiti socioculturali.
Questa castrazione dell’esperienza tradizionalmente intesa (fisica), che ci ha indotti a trovare sbocchi e soluzioni nella sua declinazione digitale, ha fatto sì che oggi la chiave di lettura dell’intero processo risieda probabilmente nella capacità delle singole aziende di offrire al proprio pubblico delle esperienze che mai come prima siano in grado di soddisfare i punti cardine sopra elencati, e siano in grado di farlo rendendo il più naturale possibile i passaggi tra gli ambienti fisici e quelli digitali.
Oggi più che mai l’offerta deve pertanto essere diffusa e i canali devono dialogare tra di loro. Una visita in cantina deve diventare pretesto per garantire nuova linfa ai canali social e al sito web / wine shop, così come una degustazione virtuale può essere l’occasione per offrire la possibilità ai partecipanti di venire in visita in azienda a condizioni favorevoli o per occasioni speciali.
Dovete dunque imparare a guardare oltre il singolo evento, oltre il singolo canale e oltre lo specifico momento, per abbracciare, grazie a una comunicazione diffusa e allargata, l’intero spettro della vostra offerta enoturistica ed enoesperienziale.
Solo così facendo garantirete al vostro pubblico (ovunque esso si trovi) un’esperienza unica, da ricordare e da condividere.
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com