Da pochi giorni Instagram si è arricchita della nuova funzionalità Stories.
La cosa ha fatto molto parlare perché, effettivamente, pare una bella e buona scopiazzata delle logiche esperienziali e di usabilità del tanto discusso Snapchat.
Immagini e brevi video personalizzabili con disegnini, emoticons e testi, che si cancellano dopo 24 ore, e possibilità di inviare messaggi. In poche parole ognuno di noi ha oggi la possibilità di raccontare la propria storia in una sorta di real time di immagini e video che, volendo e tempo permettendo, si rinnova costantemente e che ha un passato di non oltre 24 ore.
Di seguito il video di presentazione.
Introducing Instagram Stories from Instagram on Vimeo.
Da quando c’è, come già accaduto per il video live di Facebbok, in molti usano la nuova funzione. Qualcuno la usa già molto bene, in molti la usano perché esiste.
In verità, bisogna ammettere che nessuno sa cosa significhi esattamente “usare bene” le Instagram Storie, e nessuno lo sa perché non può saperlo, non esiste una regola.
Si è mossi dal desiderio di condividere una parte della propria esistenza da un lato e dall’interesse di chi osserva dall’altro.
Io stesso seguo alcuni profili più di altri e se queste persone condividono momenti della loro vita per me interessanti ecco che mi sembra di essere lì con loro, l’effetto è molto coinvolgente.
Certo il contenuto, sempre e comunque, deve essere di qualità, il buongiorno tutte le mattine con la fotina della tazza di caffè dopo un po’ annoia.
La vita piena o quantomeno variegata è quasi un fattore indispensabile per poter produrre contenuti di valore. Se rimani chiuso in un ufficio per 12 ore al giorno è difficile che tu riesca ad avere qualcosa da condividere in Instragram Stories che sia interessante per qualcuno.
Al di là delle possibilità di ciascuno di noi di vivere, e quindi condividere, attimi universalmente coinvolgenti, ritengo che la cosa sia molto più interessante quando un utente riesce a produrre tanti contenuti nell’arco di una giornata, cosa che permette di avere una storia molto più ricca e di comparire frequentemente tra i primi risultati nella homepage di Instagram.
Ecco che mi immagino subito cosa possa fare un piccolo vignaiolo o anche una cantina di dimensioni medio-grandi con un simile strumento a disposizione.
La vita in vigna e in cantina, le fasi vegetative della vite, le tecniche di produzione, la vendemmia, il tempo per l’affinamento, tutto questo può essere raccontato attraverso le Instagram Stories,
basta avere la voglia di farlo; essere naturalmente persone orientate all’uso dei social media e dello smartphone aiuta di molto.
Fatta salva l’imprescindibile strategia che dovrebbe guidare ogni azione di questo tipo, l’immediatezza è la chiave vincente di un ambiente come questo.
Spontaneità e tempismo sono le parole chiave di un successo fatto di un coinvolgimento autentico.
Che aspettate quindi? Provare le Instagram Stories, sperimentate e fatemi sapere.
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com