Un interessante contributo di David Cohen sul magazine online Adweek del 29 agosto, descrive alcune nuove opportunità di Instagram di cui sentiremo parecchio parlare, vediamo di che si tratta e perché sono tanto importanti.
Inquadriamo subito l’argomento
Instagram sta attivando nuove funzionalità con l’intento di offrire agli utenti maggiore sicurezza nell’utilizzo dell’app e maggiori informazioni circa l’identità dei profili più seguiti (leggi personaggi famosi, brand, influencer).
La volontà è quella di combattere la piaga degli account falsi, spesso molto seguiti, che creano confusione da parte di altri utenti e di aziende. Aziende che in alcuni casi arrivano pure a investirci dei soldi per partnership di marketing o comunicazione.
Le novità di instagram lato sicurezza sono in realtà più di una. Eccole in estrema sintesi:
- maggiori informazioni sugli account per verificarne l’autenticità
- miglioramento del processo di richiesta di verifica dell’account
- autenticazione a due fattori (un fichissimo tecnicismo, già diffuso su altre piattaforme, che rende più sicuro l’accesso alla piattaforma, ma che non approfondiremo in questo post)
Da un lato, dunque, maggiori garanzie per chi usa il social network e vuole capire se l’influencer di turno è reale, se quello che posta è davvero farina del suo sacco o se è frutto di pratiche proibite, come ad esempio l’acquisto di followers, like o l’utilizzo massivo di bot. Dall’altro maggior sicurezza e tranquillità per chi è realmente un influencer, che potrà richiedere la verifica del proprio account, così da mostrare ai propri followers di non essere un impostore arrivato lì grazie a un semplice doping digitale.
Leah Logan, vice presidente dei prodotti mediatici e crescita della community, ha comunque ammesso che alcuni interventi andavano fatti, mentre Mike Krieger, Chief Technology Officer, ha dichiarato che Instagram non ha fatto abbastanza per eliminare gli account fasulli. Che dire? Meglio tardi che mai (faccina malinconica).
Ma vediamo meglio le due novità che più dovrebbero interessarti.
About This Account
Così si chiama la voce della prima funzionalità in fase di rilascio. Sarà possibile raggiungerla da app, espandendo il menu laterale destro presente in ogni profilo utente.
Come si vede dalla schermata sotto riportata, in questa sezione sarà possibile conoscere la data di creazione dell’account, il paese in cui si trova la persona, gli eventuali annunci promozionali attivi, una sorta di storia delle modifiche al proprio username (così da rendere trasparenti eventuali cambi di rotta, spesso poco giustificabili), i profili terzi con il più alto numero di followers condivisi con il profilo in oggetto (questo per verificare una specie di autorevolezza / reputazione riflessa).
I profili più seguiti dovrebbero avere accesso a questa funzione già da questo mese. Successivamente lo strumento sarà rilasciato a uso e servizio dell’intera comunità di Instagram.
Ora, la piattaforma sembra farci un favore donandoci questa nuova e incredibile opportunità per smascherare i profili fake e, almeno per le aziende, per capire con chi è meglio investire i propri soldi per campagne di Influencer Marketing (semplificando al massimo, pago in tal personaggio per promuovere il mio vino o la mia azienda e mostrare così il messaggio al suo nutrito numero di followers).
Lieti e soddisfatti di questa notizia, non realizziamo che stiamo osservando la cosa dalla prospettiva sbagliata.
Mi rendo conto che non viviamo in un mondo (digitale e non) ideale. Detto questo, dobbiamo ammettere che azioni di questo tipo, volte ad aggiustare il tiro o a sanare veri e propri problemi che si portano dietro pesanti ricadute sulla società, sull’economia e sulla politica (vedi i provvedimenti di Facebook per combattere le fake news), equivalgono a operarti d’urgenza dopo che per anni è stato sottovalutato il problema e si sono ignorati i sintomi.
Certi fenomeni, che hanno in alcuni casi decretato il successo di profili aziendali o individuali, non si sarebbero dovuti verificare, perché violavano sin dall’inizio le regole di Instagram che, esattamente come un genitore che minaccia costantemente il figlio di conseguenze che non si concretizzano mai, da sempre indica l’acquisto followes e i bot come pratiche non ammesse.
Hai voglia ora ad aggiungere funzionalità, condannare a gran voce gli impostori, indossare il mantello dell’eroe senza macchia o addirittura penalizzare chi si comporta male (ad esempio con il temuto shadow ban). Molto danno è ormai stato fatto, anche se le conseguenze non sono purtroppo sotto gli occhi di tutti, ma solo di quelli più attenti e abituati a osservare.
Verifica account
La seconda novità riguarda il fatto che Instagram prevede di aumentare significativamente il numero di account verificati per personaggi pubblici, celebrità e marchi. E anche questa è una bella cosa, che offre immediate garanzie all’intera community.
Questo processo, essendo la verifica sinonimo di autenticità e fattore reputazionale, non può essere svolto alla leggera, ma necessità di alcune verifiche puntuali. Insieme al nome utente dell’account, i richiedenti dovranno fornire nomi reali completi e una copia dei documenti d’identità, anche aziendali in caso.
La richiesta di verifica del proprio account è già disponibile, almeno su dispositivi iOS. Ecco come si presenta la schermata dal mio smartphone, anche se, ovviamente, avendo poco più di 1000 followers non mi aspetto nulla.
Ovviamente giungeranno a Instagram montagne di richieste ingiustificate da valutare (tra cui la mia), ma questo resta attualmente il modo più intelligente di gestire la cosa in maniera trasparente.
La app si è accorta da tempo che gli influencer di Instagram sono diventati aziende a tutti gli effetti. Il nuovo livello di verifica è necessario per qualsiasi piattaforma digitale che intenda generare ingenti entrate pubblicitarie e partecipare alla competizione degli annunci pubblicitari.
Ma parliamo un po’ di te
Ti fai vino e lo vuoi comunicare al meglio in rete e nei social media.
A te il compito di conoscere i tuoi obiettivi e sapere quali direzioni ti piacerebbe percorrere in futuro. A chi segue la tua comunicazione digitale il compito di identificare il tuo pubblico e di scegliere gli strumenti e i canali più idonei a raggiungerlo e coinvolgerlo. A Instagram, ora, il compito di offrire un ambiente pulito, dove poter scegliere profili di influencer reali e in grado di partecipare fattivamente alla crescita della tua azienda e alla diffusione del tuo vino presso il pubblico di riferimento.
Devi giustamente sapere se il canale scelto è quello corretto, e se la strategia è la migliore in relazione ai tuoi obiettivi e alla tua identità. Devi soprattutto sapere se stai investendo bene i tuoi soldi, aspetto che si può approfondire sia in maniera preventiva, sia in corso d’opera, in relazione alla misurazione delle prestazioni ottenute. Mi spiego meglio.
Chi possiede poca dimestichezza con il digital può farsi facilmente abbagliare dalla luminosa insegna del numero di followers. Spesso ci si sofferma solo su questo dato, senza osservare in maniera più profonda e attenta il profilo dell’influencer che ha attirato la nostra curiosità.
Esattamente come sarebbe un errore acquistare un’auto che va a 200 km all’ora ma che non ha tenuta di strada, così non è saggio decidere di collaborare con profili molto seguiti ma che presentano altri indizi che dovrebbero insospettirci e invitarci a effettuare i necessari e dovuti approfondimenti.
Senza voler entrare nel dettaglio di quali sono le pratiche e le tecniche utili a necessarie a smascherare un falso influencer (a questo dedicherò un post più articolato), ecco di seguito le prime cose che dovresti osservare, e che sono facilmente visibili.
- se ha poche fotografie e milioni di followers, e non è una celebrità conclamata, la cosa dovrebbe insospettirti, perché potrebbe essere frutto di acquisto
- se non ci mette la faccia e presenta spesso immagini eccessivamente patinate, dovresti fare altrettanta attenzione perché capita che alcuni profili acquistino immagini su Istockphoto o siti simili (e non ci sarebbe nulla di male se si dichiarasse apertamente la cosa senza indurre le persone a pensare che siano fotografie prodotte dall’influencer) o, nei casi peggiori, pubblichino immagini di altri senza citarne la fonte (e qui basterebbe salvarsi le immagini e caricarle su Google Images per scoprirne la proprietà e la provenienza)
- se è molto seguito su Instagram ma non molto su altri canali attivi, anche perché se è vero che ognuno ha un canale preferenziale, è altrettanto vero che le persone sono ovunque, distribuite su più canali, quindi può risultare sospetto il fatto che il tal influencer abbia numeri mostruosi su Instagram e poche decine di seguaci su Twitter
Diciamo che queste sono le prime cose che dovresti guardare, e se tu hai comunque tutto il diritto di cadere in tentazione e contattare un wine influencer attratto dall’elevato numero di seguaci che questo possiede, un’agenzia che ti suggerisce una collaborazione con un influencer, senza averne verificata la bontà, o è in malafede o è incompetente.
Riprendendo le fila di questo lungo post, chiudo nella speranza che questi interventi di Instagram risolvano in parte alla radice questi problemi di natura reputazionale e comunicativa. In attesa del rilascio definitivo e rodato di questi strumenti, stai accorto e valuta bene un wine influencer per quello che è e che fa, non solo in relazione all’elevato numero di followers, una condizione questa, che potremmo definire minima ma non certo sufficiente.
Fonti: www.adweek.com – www.dailymail.co.uk
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com
2 Responses
Lo shadowban opera un po’ a caso.
Ci hanno bloccato il profilo aziendale (foodago_doeatbetter) la prima volta immagino perchè ripetevamo gli stessi hashtag troppe volte. Ok… pacifico. Torniamo al profilo personale e dopo 10 giorni ci riattivano… oh bene!
Se non fosse che dopo 2 e dico 2 foto pubblicate con circa 10 hashtag (tutti diversi da post a post e NON vietati), torniamo al profilo aziendale lo colleghiamo con facebook e tac… ci hanno bannato di nuovo. Ma cosa abbiamo fatto?
E’ ASSURDO! Non compriamo followers (come potete vedere dal account) non usiamo bot ne abbiamo l’account collegato con sistemi esterni.
Non comprendiamo veramente questa azione. NON HA SENSO… non capiamo se è dovuto da esser tornati al profilo aziendale e averlo collegato con facebook… non si capisce davvero… solo tantissima amarezza. Non ce lo meritiamo!
Comprendo la frustrazione quando si sa di lavorare bene. Purtroppo confermo, per esperienza su clienti e account amici, che il sistema di ban è tutto tranne che perfetto, e che a volte si verificano vere e proprie ingiustizie. Questo è il lato oscuro della medaglia di un’applicazione che non è democratica e spesso nemmeno equa. Spero che con il tempo si vada verso un miglioramento di queste logiche.