Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: aziende sperperare budget alle porte di Facebook, e ho visto i like brancolare nel buio al largo dei bastioni aziendali.
E tutti questi denari sono andati perduti nei social, come lacrime nella pioggia. È tempo di investire, intelligentemente. – cit liberamente rivisitata.
Se cacci soldi in Facebook (e direi anche Instagram) così tanto per fare, senza obiettivi, senza strategia e, soprattutto, senza selezionare il target giusto per il tuo vino, allora stai buttando soldi. Fermati!
Se poi, muovendoti come descritto poco sopra, ti lamenti perché non hai ottenuto i risultati sperati, probabilmente la colpa non è della rete, non è di Facebook, non è del mercato, ma solo e unicamente tua, che non hai saputo usare lo strumento nella maniera migliore possibile in relazione ai tuoi desideri, alle tue aspettative e, soprattutto, ai tuoi obiettivi.
Perdona l’eccesso di franchezza, ma prenderla in maniera più morbida non serve. Non ti aiuta a comprendere i meccanismi delle promozioni in Facebook e non permette di smuovere la tua coscienza per invitarti a testare gli strumenti digitali in maniera consapevole.
Da quello che ho potuto sperimentare direttamente nella mia esperienza lavorativa posso affermare che 2 sono i principali fattori di sfiducia nei confronti delle opportunità offerte dalla pubblicità in Facebook:
- non ottenere i risultati sperati (dove la speranza non è un elemento di business, servirebbero obiettivi a cui tendere)
- ottenere qualche risultato ma non nei tempi che ci si immaginava (dove l’immaginazione non è… insomma hai capito)
Premetto sin da subito, come altre volte fatto per precedenti post su temi pratici, che non entrerò nel dettaglio di approfondimenti tecnici sulla piattaforma pubblicitaria di Facebook.
E non lo farò per questioni di spazio, perché se hai bisogno di un tutorial o di una guida all’uso delle inserzioni puoi trovare le risposte in rete o affidarti a qualche azienda / consulente, e perché preferisco parlarti di quelle logiche che ritengo più interessanti per te che produci vino e vuoi comunicarlo in rete.
Ciò che mi preme è che tu riesca, alla fine di questo post, a comprendere un meccanismo e adottare un approccio al mezzo che ti permetta di progettare campagne o sponsorizzazioni in maniera intelligente, efficace e soddisfacente per te e per il tuo vino in rete.
Un rapido sguardo a cosa puoi fare
Prima di procedere oltre voglio offrirti una rapida panoramica di alcune delle opportunità di sponsorizzazione offerte da Facebook.
Tramite la piattaforma pubblicitaria di Facebook puoi raggiungere i seguenti obiettivi.
Notorietà
Comunicando l’esistenza del tuo brand a persone interessate al tuo vino, o mostrando una tua inserzione al più ampio numero di persone possibile.
Considerazione
Convogliando traffico dentro o fuori da Facebook, ottenendo interazioni con i tuoi contenuti, invitando le persone a installare la tua app, mostrando i tuoi contenuti video a un ampio bacino di utenti in target, raccogliendo contatti profilati (lead) in relazione ai tuoi obiettivi commerciali o invitando le persone a contattare la tua pagina Facebook su Messenger.
Conversione
Favorendo le conversioni su sito o su app, promuovendo i tuoi prodotti tramite lo shop di Facebook, invitando le persone in cantina.
Quelli appena elencati sono possibili obiettivi alla base di un’inserzione pubblicitaria creata da zero. Ma Facebook offre anche la possibilità di promuovere singoli post pubblicati su una Pagina, così da mostrare il singolo contenuto a un pubblico più ampio possibile.
Sia per le inserzioni pure, sia (e forse ancor più) per la promozione di singoli post, diventa di fondamentale importanza scegliere il proprio target nella maniera migliore possibile, selezionando persone interessanti in relazione ai tuoi obiettivi o interessate al tuo vino, alla tua denominazione, al tuo territorio.
Mi spiego meglio.
L’importanza del pubblico
Se costruisci male il tuo pubblico, o non lo costruisci affatto, allargando il raggio delle tue promozioni a tutti i residenti in Italia dai 18 ai 60 anni, puoi aver realizzato la migliore inserzione possibile o aver scritto il post della vita, che non otterrai comunque i risultati sperati, butterai al vento i soldi del bugdet che avevi destinato alla campagna e perderai fiducia nel mezzo e nelle sue potenzialità.
Noi non vogliamo che tutto questo accada. Uno perché ha senso giudicare e misurare uno strumento al meglio delle sue possibilità, due perché i soldi son soldi e più che buttarli ha senso capire se e dove li si sta spendendo, tre perché così io mi garantisco un lavoro che viene apprezzato solo una volta che viene compreso, non per definizione, non per consolidata dignità del mezzo digitale.
Per tutti questi motivi ti racconto in breve come puoi segmentare gli utenti di Facebook, quali persone puoi intercettare e come farlo.
La piattaforma pubblicitaria di Facebook mette a disposizione un’utile Risorsa nominata Pubblico.
Da qui puoi creare tre grandi gruppi di target, vediamoli rapidamente.
Pubblico salvato
Scegliendo questa opzione ti componi un pubblico target manualmente inserendo filtri quali ad esempio:
- localizzazione geografica
- età
- genere
- lingue
- dati demografici, interessi (tramite parole chiave) o comportamenti
- connessioni (a pagine Facebook ad esempio)
- altre segmentazioni avanzate
Una volta salvato il pubblico, Facebook stima un numero di persone potenzialmente raggiungibili dalle tue sponsorizzazioni mirate a questo target.
Pubblico simile
Questa funzionalità ti permette di creare un pubblico simile (per interesse, comportamenti, abitudini, localizzazione geografica o altro) al pubblico della tua pagina Facebook.
In questo modo, se la pagina Facebook della tua azienda vinicola che produce nebbiolo in alto Piemonte è ben popolata, puoi decidere di promuovere i tuoi contenuti a persone che hanno interessi simili al pubblico che già hai, che dunque non conoscono ancora la tua azienda ma che, in base ai propri collegamenti (altre aziende simili alla tua o concorrenti), like e comportamenti, sono certamente interessati ai nebbioli dell’alto Piemonte.
Pubblico personalizzato
Questa è indubbiamente l’opzione più interessante. Quella che offre maggiori e più profonde opportunità di indirizzare la tua comunicazione al pubblico più adatto in relazione ai tuoi obiettivi di marketing.
Vediamo nel dettaglio alcune voci.
File clienti
Se possiedi un database di indirizzi email raccolti, con consenso, negli anni tramite newsletter o manualmente in occasione di fiere, eventi, visite in cantina, allora puoi importare questo file in Facebook.
La piattaforma del Mark non farà altro che cercare una corrispondenza tra le email che tu gli hai inviato e gli account Facebook per permetterti di indirizzare una promozione alle persone del tuo database che hanno un account in Facebook.
Traffico del sito web
Qui il tema sarebbe davvero troppo ampio. Cercherò di sintetizzare al massimo concentrandomi sui concetti fondamentali a comprendere logiche e opportunità.
Facebook offre la possibilità di inserire un piccolo script (come per il più noto Analytics di Google), chiamato Pixel, tra le pagine del proprio sito web che, tramite cookies, non fa altro che costruire il pubblico composto da tutte le persone che hanno visitato almeno una pagina del tuo sito web.
Con un piccolo intervento tecnico puoi dunque decidere di indirizzare le tue campagne o promuovere i tuoi post in Facebook alle persone che, a prescindere da ogni altra loro attività in rete, hanno visitato il tuo sito web.
Il meccanismo è il medesimo di quando guardi uno zaino su Amazon e ti ritrovi poi, anche a distanza di giorni, la pubblicità dello stesso zaino in Facebook.
Qui si apre un mondo dove il limite è rappresentato dai tuoi obiettivi.
Con opportuni filtri avanzati è infatti possibile impostare alcune regole per promuovere contenuti solo ad alcune delle persone che hanno visitato il tuo sito web. Per fare un esempio, potresti decidere di mostrare un’inserzione, o un post, a chi ha visitato la tua pagina delle visite in cantina ma non la pagina di ringraziamento post prenotazione; questo per intercettare gli indecisi, quelli che hanno guardato ma non prenotato.
Interazione
Anche qui il panorama è piuttosto ampio e vado veloce perché spero, se sei stoicamente arrivato a questo punto del post, di averti ingolosito abbastanza da invogliarti a fare le cose per bene, aumentando la consapevolezza di ciò che puoi concretamente attivare.
Ecco alcune delle cose che puoi fare:
- promuovere i contenuti a chi ha guardato i tuoi video su Facebook o Instagram
- promuovere i contenuti a chi ha interagito (a differenti livelli) con la tua pagina Facebook
- promuovere i contenuti a chi ha interagito con il tuo profilo aziendale su Instagram
- promuovere i contenuti a chi ha interagito con i tuoi eventi su Facebook
Numeri non promesse
Facebook è una piattaforma e, al di là di tutte le critiche e i limiti di cui la si può accusare, offre metriche di misurazione delle azioni che nessun altro social network o piattaforma pubblicitaria può offrire oggi a noi comuni mortali.
Parliamo di controllo della spesa, di statistiche sull’andamento di Insight sul pubblico e sui post, di risultati misurabili per singola azione.
Misurare le azioni diventa imprescindibile per comprendere il reale ritorno delle tue attività di promozione. Fare senza misurare è totalmente inutile.
Puoi! Scegli tu
Oggi puoi! Puoi mirare la comunicazione dei tuoi contenuti sponsorizzati, e delle tue inserzioni, in Facebook e Instagram, solo alle persone che davvero ti interessano. A chi non ti conosce ma potrebbe apprezzare il tuo vino, a chi ti ha incrociato nei social ma non ha ancora scelto di approfondire la tua conoscenza, a chi ha navigato il tuo sito e compiuto azioni su di esso, a chi già ti segue con partecipazione e coinvolgimento. E molto altro ancora.
Io fossi in te mi prenderei la briga di testare alcune di queste opportunità prima di mettere una croce su questo aspetto dei social network, voltarti da un’altra parte e dedicare le tue attenzioni ad ambiti più sicuri solo perché meglio conosciuti.
Solo dopo aver provato gli strumenti al meglio delle loro possibilità potrai davvero valutare la bontà delle azioni e decidere se proseguire, cambiare rotta o abbandonare la nave.
Abbiamo finito direi, ci siamo detti tutto per ora.
Se non conoscevi le diverse opportunità di targettizzazione e di impostazione degli obiettivi offerte dalla piattaforma pubblicitaria di Facebook, spero di aver anche solo contribuito all’aumento della tua consapevolezza, così da essere un po’ più preparato in caso di future esperienze. Se invece conoscevi alcune, o tutte, queste opzioni ma non le hai mai applicate per mancanza di tempo, pigrizia o non voglia di approfondire il tema, allora ti consiglio di non fare alcuna promozione in Facebook; i tuoi soldi meritano maggior considerazione e dignità.
Hey! Prima si buttarti nell’arena delle promozioni in Facebook non dimenticarti di condividere questo post. Grazie!
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com