Questo fine settimana, sabato 25 e domenica 26 novembre, dalle 11 alle 19 presso PiacenzaExpo, avrà luogo la 7° edizione del Mercato dei Vini del Vignaioli Indipendenti FIVI.
L’appuntamento è immancabile per chiunque condivida un concetto di vino come scoperta di piccole realtà fortemente caratterizzate, e per tutti quelli che amano guardare i vignaioli negli occhi mentre ascoltano le loro parole.
In questo post, considerando il fatto che non avevo voglia di analizzare strumenti, ricercare statistiche o approfondire tendenze digitali, ho deciso che ti racconterò una storia, una semplice storia di vino e social network avvenuta lo scorso anno proprio alla FIVI.
Non sono impazzito e non ho certamente iniziato a segnalare eventi vinicoli in giro per l’Italia. Penso semplicemente che quello che ho da raccontarti sia esemplare di come il digitale sia ormai entrato a far parte della nostra quotidianità e, se usato con consapevolezza, possa rivelarsi un mezzo davvero potente di condivisione delle informazioni e conoscenza tra le persone. Anche nel mondo vino.
Chi ha fatto cosa e come
Il 24 novembre del 2016 Paolo Ricci, Responsabile Master of Food presso Slow Food Brescia, pubblica in Instagram questo post.
Io, che al tempo seguivo Paolo (@winepaolo) sui social ma non conoscevo personalmente, commento il suo post Instagram dicendo che sarò presente in fiera nella giornata di sabato.
Ecco lo screenshot del nostro scambio nei commenti del post.
Non passa molto tempo che si aggiunge alla conversazione Samuele Bianchi (@ilcalamaiovini), dell’Azienda Agricola il Calamaio di Lucca, invitando me e Paolo a passare a trovarlo in fiera.
Ovviamente non perdo l’occasione e, tra un assaggio e l’altro, mi presento anche alla postazione di Samuele. Gli ricordo lo scambio avvenuto su Instagram, ci presentiamo e facciamo due chiacchiere amichevoli. Assaggio i suoi vini, che non conoscevo, e scopro che mi piacciono. Alla fine acquisto (al Mercato FIVI per fortuna si può comprare) e mi porto a casa due sue bottiglie.
Berrò queste bottiglie in occasioni differenti e le condividerò entrambe sui miei profili social, la prima il 16 gennaio 2017, in questo modo:
In tutto questo non mi sono certamente dimenticato di Paolo Ricci. Grazie a qualche messaggio diretto scambiato in fiera ci siamo trovati e ci siamo conosciuti. E, anche se non siamo riusciti ad andare a trovare insieme Samuele, abbiamo avuto comunque modo di stringerci la mano e scambiare due parole.
Paolo l’ho incontrato nuovamente in un’altra occasione, siamo in contatto social e, spero a breve, lo avrò ospite a casa mia per bere vino e parlare di vino con altra gente che ama il vino (che meravigliosa routine enoica). Samuele andrò a trovarlo anche quest’anno in fiera e, in un mio precedente post, ho citato un suo breve video in Instagram come esempio di buona comunicazione digitale.
La morale, finalmente
Ora, se tutto questo ti sembra assolutamente banale e per nulla sorprendente, ti invito a riflettere sul fatto che anche solo qualche anno fa non sarebbe stato possibile, non in questi termini almeno, e che in realtà le dinamiche messe in campo naturalmente un anno fa, rappresentano ancor oggi logiche tutt’altro che consolidate e raramente applicate da parte delle aziende (vinicole e non).
Essere al corrente dell’esistenza dei social network non significa viverli concretamente e quotidianamente. Utilizzarli non significa farlo in maniera efficace e davvero consapevole.
Il digitale è sempre di più un’occasione da cogliere piuttosto che un incombenza da affrontare. Il potere dei social network e delle conversazioni online è di fronte ai nostri occhi ogni giorno, siamo noi che abbiamo alcune difficoltà a vederlo e, spesso, ad ammetterlo.
Se usate con coscienza, piattaforme come Facebook, Instagram, Twitter, posso rivelarsi straordinari strumento di analisi e monitoraggio delle conversazioni e delle tendenze, di assistenza al cliente, di pubbliche relazioni online e di new business (una roba all’inglese la dovevo mettere).
Rimanendo invece sul pezzo dell’imminente Mercato FIVI, ecco una serie di pratiche che ti invito ad attivare ogni volta che affronti la partecipazione a un evento a una fiera. Non si tratta certamente di un elenco esaustivo o comprensivo di tutte le sfumature che si possono incontrare. Lo reputo però un buon punto di partenza per iniziare un’attività che, se perseguita con cura e attenzione, diventerà anche per te automatica, fisiologica, non impegnativa e piacevole per le sorprese che è in grado di riservare.
- segui i riferimenti sociali principali dell’evento e della manifestazione alla quale partecipi
- monitora gli hashtag ufficiali prima dell’inizio e durante la manifestazione, per vedere chi condivide cosa, e utilizzali nei tuoi contenuti
- identifica i profili più interessanti da seguire tra altri vignaioli, giornalisti, appassionati con un buon seguito, sommelier e addetti ai lavori a vario titolo e influencer
- ascolta, ascolta e ancora ascolta
- partecipa alle conversazioni sul tema esprimendo un tuo parere e invitando le persone a venire a trovarti
- osserva cosa accade dopo l’evento, condividi nei social le tue impressioni e ringrazia chi è passato a conoscerti
Ora ti lascio chiedendomi se sarai proprio tu il vignaiolo che conoscerò quest’anno al Mercato FIVI, se farò nuove scoperte, quali mani stringerò per puro caso, per sentito dire, per consiglio di un amico o per lo zampino sempre più frequente di qualche social network.
E siccome qui tutti condividiamo perché condividendo s’impara, si conosce e si cresce, non dimenticare di condividere questo post.
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com
2 Responses
Grazie Marco per il bel articolo. Spero di incontrarti presto e fare quattro chiacchere davanti a un buon bicchiere di vino….. e sabato Piacenza al Fivi…. a presto….
Grazie a te Paolo. Ci vediamo in fiera.