Ammettilo, non te lo sei mai chiesto veramente. Magari lo hai intuito, magari lo hai dato per scontato, ma non ti sei esplicitamente posto la domanda diretta, e nemmeno ti sei dato delle risposte soddisfacenti.
Hai però avuto l’impressione che
DOVEVI avere il sito della tua azienda vinicola perché ce l’hanno tutti, perché bisogna.
Puoi anche averlo fatto per aumentare la tua reputazione online, ma la cosa non ti ha mai convinto del tutto, soprattutto perché non hai mai capito come misurare concretamente questo dato (e se così è stato, fidati, è perché ti sei affidato a un cattivo consulente).
Per la maggior parte delle aziende vinicole il sito web è esattamente questo. Un parente scomodo, quel conoscente che frequenti in compagnia ma con il quale non hai molto a che spartire, la pulizia dei denti che sai di dover fare.
Lo si commissiona, si punta a pagarlo il meno possibile, lo si progetta in maniera approssimativa e poi lo si abbandona, non lo si mantiene, non lo si aggiorna. Ci si trasferisce sui Social, dove l’amore è estemporaneo e promiscuo, e ci si dimentica di uno dei concetti più belli ed elevati che ci siano: la progettualità.
E il sito web diventa terra di nessuno. E dove prima c’era un dignitoso nulla ora c’è un vergognoso qualcosa.
Ma diamo subito alcune risposte dirette.
A cosa non serve il sito web
- non serve a fare brand reputation
- non serve a conversare con le persone
- non serve a fare engagement e nemmeno fidelizzazione
- non serve a vendere vino (a meno che non si tratti di un e-commerce)
- non serve nemmeno a farti trovare (per quello basta essere presenti in Google My Business)
A cosa serve davvero il sito web
- a raccontarti (in parte, non del tutto)
- a garantirti un ambiente proprietario (sui Social sei ospite, non padrone di casa)
- a generare contatti / iscritti
- a prenotare visite in cantina o degustazioni
Tralasciamo in questa sede il primo punto (troppo immateriale per questo post) e il secondo (che spero si spieghi da solo) e andiamo diretti al tema che davvero ci interessa. La generazione di contatti o, come dicono quelli veri, la lead generation, con un approfondimento sull’aspetto di prenotazione visite in cantina e degustazioni guidate.
Perché il sito web deve generare contatti!
Il sito web deve generare contatti perché tutto il resto, come diceva il Califfo, è noia.
L’unico motivo di esistenza di un sito aziendale per un’azienda vinicola (e non solo) oggi, è quello di generare contatti, iscrizioni, richieste di informazioni, telefonate. Per tutto il resto è inutile, e lo è per il solo fatto che le persone frequentano altri ambienti, e in questi altri ambienti conversano, condividono, esprimono pareri, cercano informazioni, effettuano acquisti.
Il new business, rappresentato dai nuovi visitatori, è l’unico possibile per il sito web di un’azienda vitivinicola perché non esistono fisiologicamente sufficienti motivi per far tornare frequentemente, o far permanere a lungo, un visitatore sulle pagine del sito web di una cantina.
Un sito web non è Facebook dove la gente accede da più dispositivi più volte al giorno e spende di sé “la miglior parte”.
Il report annuale Digital in 2017 Global Overview, che fotografa la rete attraverso dati provenienti da 238 paesi, ci racconta che
il tempo trascorso dagli italiani sui social media è di 2 ore al giorno e il paese si conferma tra quelli con la più alta penetrazione di telefoni rispetto alla popolazione mondiale, con un tasso dell’85%.
Ora domandati, per quanto tempo puoi trattenere un utente sul tuo sito, e per quante volte alla settimana puoi convincerlo a tornare a visitare le tue pagine? E con che contenuti? Con quale strategia? Ha davvero senso pensarci?
Il fatto è che il tuo sito non può competere con i social network perché la sua natura è altra e gli obiettivi totalmente differenti. Sul tuo sito devi puntare ad altri scopi e il principale è portare nuove persone a contattarti, a chiamarti, a compilare un form di richiesta informazioni, a richiedere una visita o una degustazione guidata.
Un occhio di riguardo alle visite in cantina e alle degustazioni
Siamo d’accordo sul fatto che anche la prenotazione (o richiesta di prenotazione) di una visita o di una degustazione in cantina sia una forma di contatto, rientrando in questo modo al punto precedente.
Il sito diventa così uno strumento di lavoro, permettendo alle persone di venire a trovarti e assaggiare i tuoi vini, e a te di gestire l’affluenza in cantina, i gruppi di degustazione, etc.
Nei casi più evoluti puoi affidarti a un vero software per la prenotazione e il pagamento online delle visite. Nella maggior parte dei casi una form con dei campi ben strutturati che ti invia una email è più che sufficiente.
Ci sarebbero poi altre tipologie di call to action possibili, come ad esempio le iscrizioni alla Newsletter o quelle ai Club del Vino.
Per quanto riguarda la Newsletter ti dico subito che ha senso solo se esiste un database utenti di una certa entità. Diversamente è molto difficile garantirsi dei numeri interessanti, essendo mediamente bassi i tassi di apertura e di lettura delle newsletter. La costruzione di un’anagrafica utenti è un lavoro lungo e oneroso, che da un lato prima inizi meglio è, dall’altro ha senso chiedersi se è interessante oggi farlo o meno in relazione alla tua specifica realtà aziendale.
I Club del Vino sono fenomeni attualmente poco diffusi e nei quali non credo molto. Nella maggior parte dei casi si tratta di aree riservate accessibili tramite registrazione, che offrono agli iscritti particolari vantaggi come prezzi speciali per l’acquisto delle bottiglie o la partecipazione a eventi in cantina, degustazioni, anteprime dei nuovi vini, etc. Il tema è interessante ma le dinamiche non così immediate, e anche in questo caso lo considero un modello applicabile a realtà vinicole molto grosse, in grado di coinvolgere una vasta community.
Un’altra via è possibile
Oggi puoi anche decidere di non avere un sito web. Si tratta di una scelta comprensibile, assolutamente praticabile grazie al panorama attualmente offerto dai numerosi ambienti digitali a disposizione. Ma devi essere consapevole che si tratta di una strada lunga e intricata,
una strada che necessita di una strategia solida, di contenuti, di pianificazione e di un orientamento alla partecipazione che non appartiene a tutti.
E soprattutto necessita di una scelta, la scelta di dove stare, perché non puoi presidiare 10 ambienti con la stessa intensità ed efficacia con la quale cureresti 2 o 3 canali al massimo. Ma questa è un’altra storia…
E tu, che idea hai del tuo sito web? Lo trovi realmente utile?
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com