Mi capita spesso di partecipare a fiere, visite in cantina, degustazioni sul territorio. E ogni volta mi piace osservare i produttori nella duplice veste di presentatori e promotori dei propri vini. Vediamo cosa fanno bene e cosa meno bene.
Il pubblico degli appassionati presenti a eventi vinicoli, hanno spesso il calice in una mano e lo smartphone nell’altra. E chi per lavoro, chi per passione, chi per reale partecipazione, chi per abitudine, e chi per mostrare agli altri quanto è meravigliosa la propria vita, in molti scattano fotografie ai produttori, alle etichette, alle sale gremite, alla location che ospita l’evento, e girano brevi video da condividere sui propri canali Facebook e Instagram.
Tutto molto bello, tutto molto social.
Ma, dato che le opportunità digitali sono oggi nelle mani di tutti, le vere domande da porsi sono:
- Quanto sono social i produttori stessi?
- Quanto sono preparati alla parte mediatica e digitale degli eventi a cui partecipano?
- Quanto sono orientati e predisposti alla partecipazione e alla conversazione social con il proprio pubblico?
Perché alla fine ciò che conta non è solo esserci, ma soprattutto partecipare, condividere un’esperienza, saperla raccontare, farsi protagonisti dell’evento.
La scena social oggi è sin troppo affollata. Farsi notare non è apparire, bensì l’unica possibilità di crearsi uno spazio nella mente dei consumatori, sia di quelli presenti, sia di quelli assenti all’evento.
Ma andiamo per ordine
Il dopo è meno efficace del durante e il prima dovrebbe servire ad anticipare l’evento stesso, non il dopo evento. Ergo, l’importante è il durante, l’evento, il presente, il qui e ora.
E anche se rileggendo la confusa frase precedente sono il primo a confondermi, credimi quando ti dico che in essa c’è della verità.
I social oggi sono sempre più concentrati sul tempo presente. Geolocalizzazione, tag per gli amici che ti accompagnano nell’esperienza e possibilità di dirette video che non lasciano dubbi circa il tempo in cui si svolgono, tutto concorre a immortalare e celebrare le esperienze nel momento in cui avvengono.
Pensa anche che spesso il “lo faccio dopo” diventa “mi sono dimenticato di farlo”, e l’occasione è persa, andata, rimandata a quella fatidica prossima volta che si spera prima o poi arrivi.
Non sottostimare l’importanza dell’esserci digitalmente e non solo fisicamente, e smettila di invidiare il tuo vicino di vigneto che, a detta tua, fa il vino meno buono ma ha più successo di te perché è un social prezzemolino perennemente con lo smartphone in mano e il sorriso da selfie nel taschino.
Cosa poi fare
Occhio alla batteria del telefono
Lo so che sembra un’idiozia, ma se non tieni d’occhio la carica dello smartphone o non ti attrezzi con cavi e caricabatterie, potresti trovarti nella spiacevole situazione di sentirti un po’ come quello che al concerto dimentica l’accendino quando arriva il pezzo nostalgico.
Senza contare che qui la cosa è ben più grave, perché crea un vero e proprio stallo comunicativo con il tuo pubblico. Uno stallo che se contestualizzato in una fiera o in un evento diventa ancor più macroscopico, perché in un mare di vignaioli comunicanti tu rispondi con il silenzio o solo con quei contenuti che vengono gentilmente creati dal pubblico presente.
Fatti aiutare da qualcuno
Se hai la possibilità di non essere totalmente abbandonato a te stesso durante la visita in cantina, l’evento o la degustazione dei tuoi vini, chiedi a chi ti accompagna di aiutarti nella produzione di contenuti da postare e condividere sui social.
L’impegno non è per nulla gravoso. Spesso si parla di pochi momenti in cui chi ti accompagna fissa qualche attimo dell’evento, scatta qualche fotografia a te in compagnia degli enoappassionati partecipi, così da produrre anche del materiale con te presente, con la tua faccia oltre che con le tue etichette.
Scegli dei momenti e rispettali
Come sempre, pianificare un’attività che si inserisce in un contesto mutevole e fondamentalmente imprevedibile, non è cosa semplice.
Ciò nonostante, la pianificazione è una predisposizione mentale, un orientamento, una guida, utile non tanto a rispettare un rigido calendario di azioni, quanto a non perdere il filo delle tue attività e a percorrere una strada segnata senza disperdere tempo, soldi e energie.
Obbligato quindi a una pianificazione di massimo, educati a suddividere la tua giornata comprendendo sempre anche i momenti in cui ti dedichi alla comunicazione digitale, alla diretta, alle Stories, ai post sui tuoi canali.
Garantisciti materiali per il dopo evento
Non essere tirchio, è finito il tempo dei rullini, ora puoi scattare tutte le fotografie che desideri, così da garantirti una scelta imminente o successiva.
Meglio avere 100 fotografie da scartare che 5 inadatte alla condivisione social.
Senza contare che qualche scatto in eccesso ti può aiutare ad avere materiale anche per una comunicazione post evento, per un album che tiri le fila di quanto accaduto e lo racconti anche a chi non era presente.
Stories, Stories e Stories
Lo verifico ogni giorno. Chi fa tante Stories aumenta esponenzialmente la sua visibilità in Instagram, perché compare costantemente nella alta dell’app, un’area estremamente evidente e che invita all’approfondimento.
E anche se non sempre hai del buon materiale a disposizione per una bella fotografia, la maggiore immediatezza delle Stories ti permette di poter immortalare e condividere praticamente qualsiasi momento, senza aspettare che sia perfetto, che ci sia il soggetto giusto o la luce adatta.
Senza contare che se sei un vignaiolo che si sposta molto per lavoro, hai potenzialmente materiale sempre fresco e nuovo da proporre tramite le Stories.
Rispetta gli hashtag
Oltre agli hashtag che ti rappresentano, e che immagino utilizzi ogni volta che condividi un’immagine nei canali che valorizzano questa fantastica etichetta (Instagram e Twitter su tutti), utilizza gli hashtag ufficiali dell’evento o della manifestazione alla quale partecipi o che tu stesso promuovi.
Questo è importante per comparire nelle ricerce giuste, e per amplificare e indirizzare la portata dei tuoi contenuti.
E, per favore, non inventare hashtag che solo tu conosci nella speranza che diventino miracolosamente virali.
Concludo
Ora. Lo so che dopo questa lettura potresti sentirti aggredito da un senso di banalità, ma pensa a quante volte hai commesso gli errori più elementari o ti sei dimenticato di applicare anche le più semplici regole della comunicazione digitale.
I piccoli ma preziosi consigli sopra esposti rientrano in quella serie di cose che tutti sappiamo ma che spesso in molti ignorano, dimenticano, sottovalutano. Con il risultato che mentre tu sei impegnato a fare o a non fare altro, altri fanno, e il risultato semplicemente si presenta agli occhi attenti del pubblico dall’altra parte dello smartphone.
Dimmi cosa ne pensi, se fai o se non fai, e in caso quali sono le difficoltà che incontri.
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com