Socialbakers ha presentato il suo rapporto sullo stato del social media marketing in questa prima parte del 2018. Diamoci un occhio, isoliamo qualche dato utile e cerchiamo di capire come sfruttare queste informazioni per la comunicazione del tuo vino online.
La necessaria premessa
Il report ci ricorda sin da subito che il 12 gennaio 2018, l’aggiornamento dell’algoritmo di Facebook sul News Feed, ha stravolto la portata organica dei contenuti dei primi 500 brand presenti in piattaforma.
In realtà, e lo sappiamo sulla nostra pelle comunemente mortale, non solo i grossi brand sono stati colpiti dal calo della portata organica dei post, ma anche le paginette delle nostre aziende, delle nostre cantine, dei nostri blog.
L’obiettivo dell’aggiornamento era, ed è, quello di far interagire maggiormente le persone tra di loro, dando quindi priorità a post, video e foto di amici e familiari, sulle bacheche delle persone, a discapito dei contenuti di editori e aziende.
Di questa cosa se ne è ampiamente parlato, e praticamente ognuno di noi ha verificato il calo del numero di persone raggiunte dai post e, di conseguenza, la diminuzione di like, commenti e condivisioni.
Sponsorizzazioni Facebook vs Instagram
La necessaria premessa si traduce in qualcosa di molto concreto: se vuoi aumentare la visibilità dei tuoi contenuti, devi aumentare la tua spesa promozionale.
Il rapporto Socialbakers evidenzia in realtà un dato curioso. Con il calo di portata organica e coinvolgimento delle persone, è diminuita anche la spesa media dei grandi brand in promozione. Questo fenomeno, dettato probabilmente da una sorta di sconforto strategico, apre interessanti opportunità per tutti gli altri, magari più piccoli, che possono raggiungere più persone con un aumento del budget destinato alla promozione dei contenuti.
Al di là del fatto che ciascuno fa i conti con le proprie tasche, i propri obiettivi e il proprio pubblico, è indubbio che lo scossone organico sia riuscito a porre la questione investimenti sul tavolo della riflessione aziendale.
Su questo argomento, il report riporta alcune informazioni davvero interessanti, riguardanti la differente distribuzione degli obiettivi promozionali, e della relativa spesa, tra Instagram e Facebook.
Come si nota dall’infografica,
il principale obiettivo delle sponsorizzazioni in Instagram è quello di portare traffico a risorse esterne tramite link (41%), mentre quello in Facebook è di favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle persone (38%).
E questo soprattutto per evidenti e insite peculiarità tecnologiche delle due piattaforme; con Facebook capace di offrire possibilità ben più ampie e varie di promozione (sia a livello di formati, sia di targetizzazione utenti), rispetto a un Instagram ancora trattenuto nelle sue opportunità pubblicitarie.
L’aumento delle visualizzazione a contenuti video è il terzo obiettivo dichiarato, la brand awareness pura c’è ma non se la passa benissimo, mentre risulta evidente che entrambe le piattaforme non sono considerate strumenti utili per la generazione di contatti commerciali (lead generation).
Il rapporto evidenzia bene come ormai la chimera da catturare sia l’engagement, un coinvolgimento e una partecipazione delle persone alla vita di un marchio in grado di creare un solido legame con quel brand, così che le persone ne diventino fedeli e convinti promotori. Non ci basta più il click sul link, non è più sufficiente portare traffico al sito, vogliamo la consapevolezza e la fedeltà dei consumatori, perché sappiamo che solo su queste basi è possibile costruire un rapporto duraturo e soddisfacente.
Il cambiamento di algoritmo nel News Feed di Facebook va idealmente in questa direzione, premiando naturalmente i contenuti rilevanti, proposti a un pubblico rilevante, al momento giusto, così da favorire le conversazioni.
Sii rilevante e sii efficace è il mantra del 2018.
La distribuzione dei posizionamenti degli annunci in Facebook
La maggior parte degli investimenti delle aziende sono focalizzati sul News Feed, con una leggera predominanza del mobile (82,7%) rispetto al desktop (78,8%). Instagram segue a ruotino e, anche se ultimi, sembrano essere in crescita gli annunci posizionati in Facebook Messenger, lanciati nella seconda metà del 2017.
Le promozioni in Instagram sono comunque in costante ascesa, e se il primo contenuto ad essere sponsorizzato resta l’immagine, si evidenzia un incremento notevole delle promozioni di contenuti video, che a tendere diventeranno probabilmente il primo contenuto pubblicizzato in piattaforma.
Video tradizionali e dirette
Sempre sul fronte video, i marchi più grandi sono ancora relativamente arretrati nell’utilizzo delle dirette in Facebook (solo il 17%), mentre l’86% dei brand utilizza formati video nativi standard ogni mese.
Sappiamo che questa tendenza è principalmente data dal fatto che un piccolo può permettersi, molto più di un grande, di sperimentare, azzardando qualche diretta improvvisata senza ledere particolarmente la propria immagine.
Nel 2017, il 63% dei marchi ha provato almeno un video in diretta su Facebook, senza però trovare il modo di far diventare questo contenuto parte fondante della propria strategia digitale. La percentuale è sicuramente viziata da tutti quelli che pensano a fare una diretta prima ancora di capire cosa comunicare, senza rendersi conto che il processo è esattamente l’opposto.
Se tra live e video nativi non c’è ancora un confronto serio in termini di adozione, non appena spostiamo l’attenzione sul coinvolgimento delle persone la prospettiva si ribalta, e notiamo che le dirette hanno generalmente un potere di coinvolgimento nettamente superiore rispetto a un normale contenuto video.
Riepilogone per pigri, frettolosi o distratti
- la copertura organica dei contenuti sulle pagine Facebook è in calo
- per garantire sufficiente visibilità ai post delle pagine è quasi indispensabile destinare budget alla promozione dei contenuti, soprattutto in Facebook
- le persone vogliono essere coinvolte e partecipare alla vita di un’azienda o di un marchio che apprezzano
- le aziende ricercano il coinvolgimento più in Facebook che in Instagram, anche se dovrebbero tendere ancor di più, ovunque, all’obiettivo engagement
- il News Feed è l’ambiente principe per i contenuti sponsorizzati (meglio se da dispositivi mobile)
- persone e aziende producono su Instagram molti più contenuti video tradizionali che non dirette
- le dirette video coinvolgono maggiormente gli spettatori rispetto a un video normale
Ecco, in relazione a questi dati, cosa farei oggi se fossi un vignaiolo digitale:
- penserei a destinare del budget a promuovere i miei contenuti (immagini, testi, video) in Facebook e Instagram (leggi il mio post su come spendere al meglio i tuoi soldi in Facebook)
- userei molto Instagram, pubblicando contenuti e Stories con una certa frequenza (sul tema ho scritto più di un post in passato)
- punterei sulle dirette video (con tutti i crismi del caso, più volte espressi in post come questo)
- creerei contenuti pensati per il mio pubblico
- ogni volta che immagino un contenuto, ragionerei su come renderlo interessante e coinvolgente per chi legge
Questi sono ovviamente solo alcuni consigli spiccioli, snocciolati rimanendo aderenti ai dati e alle tendenze evidenziati dal rapporto Socialbakers, che puoi integralmente scaricare qui.
Spero che anche questa rapida occhiata a quanto sta accadendo, anche se non rappresenta nulla di così nuovo rispetto a quanto più volte raccontato tra le pagine di questo blog, possa aiutarti concretamente a indirizzare o focalizzare le tue attività digitali.
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com