Le dirette rappresentano oggi il contenuto più delicato da gestire all’interno dei canali e delle app social. Sono una grande opportunità e, al tempo stesso, un potenziale rischio che, su altri e più storici media, si sarebbe definito “il bello della diretta”.
Vediamo di capire cosa è meglio fare e cosa è meglio evitare, nei limiti di un ambito che comprende una buona parte di immediatezza e spontaneità che non può e non deve essere sacrificata o costretta.
I confini sono dunque piuttosto sfumati ma, come in tutte le cose, alcune regole e accorgimenti, insieme a un certo grado di predisposizione, personale o di brand, possono fare la differenza tra una diretta di successo e una diretta inutile o addirittura disastrosa.
Diverse app e social media permettono di trasmettere contenuti video in diretta, ma io qui farò principalmente riferimento all’unico canale che sembra essere riuscito a nobilitare questo tipo di contenuto, permettendo alle persone di gestirlo nella maniera migliore possibile, creando dirette con semplicità in un ambiente che favorisce l’organizzazione e la fruizione di questo tipo di contenuto. Sto ovviamente parlando di Instagram.
Bada bene che i numeri stanno, sempre e comunque, dalla parte di Facebook, ma solo perché la primigenia creatura di Zuckerberg ce l’ha più grosso… il database utenti.
Alcuni numeri
E via con i soliti numerini statistici, preziosi alleati nel fotografare i fenomeni senza però esaurirli o uniformarli.
L’82% degli spettatori preferisce i video dal vivo ai post sui social media, e l’80% preferisce i video live alla lettura di un blog.
Questa statistica, soprattutto la seconda parte, personalmente mi fa sorridere. La riporto per dovere di cronaca ma ritengo che diversi canali dovrebbero essere messi a confronto a parità di contenuto e di pubblico. Video live e blog sono forme comunicative molto diverse tra loro, tendenzialmente orientate a pubblici ben definiti, sovrapponibili ma anche diversi, e veicolanti contenuti con linguaggi decisamente eterogenei.
A fine post trovi come sempre le fonti, se vorrai approfondire. Ma andiamo oltre.
I contenuti live sui social media come Facebook ricevono un coinvolgimento 10 volte maggiore rispetto ai video normali.
I millennials rappresentano il più grande gruppo di consumatori e creatori di contenuti dal vivo. Il 63% di loro è fruitore di contenuti dal vivo, il 42% è anche creatore di live.
Il 74% dei millennials pensa che il video live sia un contenuto utile quando si decide di fare shopping online.
Facebook Live, con i suoi oltre 2 miliardi di utenti, è attualmente la piattaforma più popolare per i video in live streaming, superando anche YouTube (1 miliardo di utenti circa).
Facebook, come azienda, consente inoltre di accedere alle funzionalità video in diretta, sia all’interno della sua app sia dall’app di Instagram. E anche se i due ambienti sono per ora ancora separati, non è detto che un domani Mark non decida di unirli.
Ecco cosa dovresti fare
Le idee
Dovresti avere una minima idea del perché vuoi fare una diretta, nella consapevolezza che non è sufficiente seguire un irrefrenabile impulso di vanitas, così come devi farlo solo perché non l’hai mai fatto prima o perché è da tanto che non lo fai.
Ci sono momenti della tua giornata e della tua vita di vignaiolo che chiamano la diretta, la pretendono con tutta la forza data dal contenuto che possono veicolare al tuo pubblico. Approfitta di quelli e sfruttali.
Ci sono però anche tanti altri momenti (i più, per tua e nostra fortuna) che non contengono il valore e l’interesse necessario a farli diventare attimi interessanti per i tuoi followers.
Pensa sempre inoltre che sì, è vero che la quantità ha ancora un peso importante in rete, ma è altrettanto vero che chi ti segue è letteralmente bombardato da immagini e dirette da account di tutto il mondo. Serve essere realmente interessanti per potersi garantire uno spazio sufficiente nella mente e nel cuore di chi ti segue.
Le idee vanno ovviamente a braccetto con il contenuti, che te lo dico a fare. Devi avere qualcosa da dire che pensi possa essere interessante per chi ti segue, ma su questo tema ho già profuso post e post, ormai da due anni a questa parte.
L’attrezzatura
Uno degli aspetti meno curati delle live sui social consiste nel verificare l’attrezzatura, e fare alcuni test audio-video, prima di lanciarsi alla ricerca smodata dei cosiddetti 15 minuti di celebrità.
E se è assolutamente vero, anche io l’ho detto e scritto più volte, che oggi con poco si possono produrre contenuti video, e che praticamente tutti possono farlo, è altrettanto vero che,come in tutte le cose della vita, è sempre meglio fare qualcosa bene, nei limite di una amatorialità dignitosa e riconosciuta, che non farlo male. Su questo tema leggi il mio post su come sono cambiati i contenuti video.
Quante dirette ho visto interrotte praticamente subito, quante figlie di connessioni instabili, quante con audio inesistenti o gracchianti… e chi più ne ha.
Ecco che, anche se possiedi solo uno smartphone e un microfono, entrambi devono funzionare bene, e tu te ne devi accertare. Così come devi riservare la giusta attenzione al contesto nel quale ti inserisci nel momento in cui premi il pulsante Live. Condizioni di luce, rumori di sottofondo, vicinanza eccessiva a una chiesa pronta a scampanare, Trieste con la Bora, etc.
E se è pur vero che l’85% dei video di Facebook viene fruito senza audio, per le dirette la cosa è leggermente differente. La diretta pretende suoni e voci.
Una cosa da non fare
Non devi fare prove in live, perché sei live e qualcuno può vederti. So che sembra banale come consiglio, ma mi è capitato più volte di inciampare in brevissime live scappate, tentate e subito rinnegate, nella speranza che “ops, magari nessuno ci ha visto”.
Le live si improvvisano se sai improvvisare, se possiedi l’indole e l’esperienza per farlo. Diversamente di progettano e si pianificano.
Annunciazione annunciazione
Una live che si rispetti dovrebbe essere correttamente anticipata e annunciata. Questo, diciamo, in un mondo ideale e in corrispondenza di soggetti e contenuti pianificabili.
Certo poi esiste la diretta flash, quell’evento inaspettato che devi per forza riuscire a riprendere.
Ma è esattamente in questi dettagli che risiede la tua bravura e la tua predisposizione verso le live. Nel senso del tempo, nella capacità di comprendere se una diretta deve essere anticipata e comunicata prima (perché sai già cosa farai, quando lo farai e come lo farai) , oppure se devi essere reattivo e agile e non perderti un’occasione irripetibile per raccontate qualcosa di unico ai tuoi spettatori.
Sottolineo infine che i video live sono in crescita, come in crescita è la consapevolezza delle possibilità del mezzo e in miglioramento sono i device per produrre contenuti video sempre più di qualità.
Ti lascio così, ricordandoti che sei un vignaiolo e che produci un bene altamente predisposto alla condivisione e alla narrazione. Che se hai uno smartphone puoi usarlo. Che puoi scegliere di svolgere bene e con cura le tue attività social esattamente come svolgi bene e con cura il tuo lavoro in vigna e in cantina. Che hai a disposizioni mezzi e strumenti per raggiungere un pubblico curioso e interessato, che i vignaioli prima di te nemmeno si sarebbero immaginati.
Che aspetti dunque?
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Fonti: inplayer.com – sproutsocial.com – internetlivestats.com – cisco.com
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