Ne parlano tutti, lo stanno usando in molti, divide tra chi pensa che rappresenti il futuro e chi già si immagina disoccupato. Qui provo a offrire un punto di vista su uno specifico aspetto a me tanto caro.
Fa un po’ bullo ma cito me stesso in un post precedente per recuperare nella tua memoria il significato di “lingua di plastica”.
Nel post Parole e frasi da evitare nel mondo del vino scrivevo che con “plastismo linguistico” nella comunicazione scritta, si intende l’utilizzo reiterato di:
“…parole abusate, banalizzate, utilizzate spesso a sproposito, radicate nella nostra mente di scrittori e di lettori da anni di comunicazione plastificata. Scorciatoie linguistiche, formule pronte all’uso che non fanno pensare, che scattano automatiche dalle dita e dalla voce di chi scrive o parla, e che non fanno altro che impoverire la lingua di cui disponiamo”. Rimando pertanto a questo post per l’approfondimento del tema.
ChatGPT e la lingua di plastica
Ora, ChatGPT è uno degli strumenti di intelligenza artificiale disponibili online di cui si sta più parlando in questo periodo. Lo strumento, estremamente artificiale e altrettanto intelligente, permette a un utente di generare testi, rispondere a quesiti, risolvere problemi, semplicemente scrivendo alcune poche indicazioni di base.
Ti mostro subito cosa ho chiesto di scrivere al tool e come lui mi ha risposto.
Ecco il mio imput:
“Scrivi il chi siamo di un sito web di un’azienda vitivinicola franciacortina che produce da oltre 15 anni vini Franciacorta caratterizzati da freschezza e verticalità. Scrivi un testo originale e fresco, adatto a un pubblico giovane e cerca di differenziarti dai testi dei concorrenti”.
Ecco il testo scritto da ChatGPT (a seguire la trascrizione):
“Siamo un’azienda vitivinicola situata nella incantevole regione della Franciacorta, con più di 15 anni di esperienza nella produzione di vini di alta qualità.
Siamo orgogliosi di portare avanti la tradizione vitivinicola della Franciacorta, ma con un tocco moderno ed innovativo. La freschezza e la verticalità sono le caratteristiche distintive dei nostri vini, che sono stati acclamati dalla critica e apprezzati dai consumatori di tutto il mondo.
Siamo un’azienda familiare, gestita con passione e dedizione da un team giovane e dinamico. Ci piace pensare di essere un po’ fuori dagli schemi rispetto alle aziende vitivinicole tradizionali e vogliamo condividere la nostra passione per i vini con un pubblico ampio e giovane.
La nostra tenuta vitivinicola è aperta al pubblico e offriamo degustazioni guidate per far scoprire i nostri vini ai nostri ospiti. Venite a visitarci e lasciatevi conquistare dalla bellezza della Franciacorta e dalla eccellente qualità dei nostri vini”.
Nota: se rigeneri la risposta dello strumento lui scrive un testo diverso ma con le medesime caratteristiche; in alcuni casi il risultato è stato peggiore di questo in termini di densità e ricorrenza di plastismi linguistici.
Evidente il plastismo
Quelli che vedi evidenziati in grassetto sono classici esempi di plastificazione della lingua. Li riconosci perché li hai già letti su decine di presentazioni e siti web, sui social e sulle brochure di altre aziende del vino, magari (e non vergognartene) li hai usati anche tu (e non è peccato, basta saperlo e migliorarsi).
Premetto che il testo è scritto meglio di molti Chi Siamo che ho incontrato negli anni su siti di aziende vitivinicole e consorzi. Detto questo è altrettanto evidente che il contenuto riporti una serie numerosa di plastismi linguistici, formule usate e abusate, automatiche nella mente delle persone e tanto diffuse da essere trasmesse identiche anche a un’intelligenza artificiale.
Ma facciamo un passo indietro per chiarire un concetto utile.
Come funziona ChatGPT
ChatGPT stesso spiega il suo funzionamento in questo modo (evidenzio in grassetto alcuni passaggi utili alla nostra riflessione):
“ChatGPT è un modello di linguaggio di generazione automatica basato sull’architettura Transformer, sviluppato da OpenAI. Funziona prendendo in input una stringa di testo e generando una risposta coerente in base al contesto fornito.
Il modello è addestrato su un enorme dataset di testo, permettendogli di “imparare” il linguaggio umano e di generare testo che sembra scritto da un essere umano. Utilizza una tecnologia di generazione autoregressiva, che significa che il modello genera una parola alla volta, basandosi su tutte le parole che ha già generato.
In sostanza, ChatGPT utilizza una combinazione di tecniche di apprendimento automatico e di elaborazione del linguaggio naturale per generare risposte plausibili in base al contesto fornito. La sua capacità di comprensione del linguaggio è stata addestrata su grandi quantità di testo, per questo è in grado di generare risposte pertinenti e plausibili in molte situazioni diverse”.
Condenso alcuni concetti chiave:
- l’apprendimento è basato su un enorme mole di testi già esistenti
- il risultato è un testo che sembra scritto da un essere umano (che, aggiungo, ha scritto i testi dell’enorme database di base)
- il risultato testuale è sì pertinente ma anche plausibile (quindi accettabile, attendibile e credibile)
Se interpretiamo bene quanto dichiarato risulta abbastanza ovvio che se il sistema apprende da testi generalmente piatti, banali, ricchi di plastismi linguistici non può che elaborare un modello che ne replichi le logiche, generando quindi a sua volta contenuti con le medesime caratteristiche del modello di partenza.
Ecco quindi che ChatGPT plastifica la lingua in maniera pertinente e plausibile, esattamente come farebbe un essere umano.
E quindi? Come fai se proprio vuoi usare ChatGPT per i tuoi testi
A mio avviso questo limite linguistico potrà essere superato grazie al continuo apprendimento dello strumento, che migliora e si migliora.
Detto questo penso che attualmente ChatGPT, in ambito testuale, vada usato con spirito critico e vada vissuto più come un ottimo punto di partenza per sviluppare contenuti originali, freschi, soprattutto personali che non come la soluzione ai tuoi problemi di scrittura.
Il rischio è di ricadere negli stessi errori che rendono tutti i testi uguali ad altri già letti: impersonali, piatti, ridondanti, poco interessanti.
Usa quindi se vuoi il tool come un assistente, un agevolatore di idee e di spunti, se preferisci come un correttore bozze.
Una volta generata una prima versione, osservala, prendine la struttura e i concetti più semplici e immediati e rielabora il resto, rendilo unico utilizzando la tua voce, artificiale si esclude, intelligente dipende da te.
Immagine in evidenza realizzata con Midjourney
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
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