Ne sono certo ormai da tempo. Affidare in toto la produzione di contenuto social a web agency o consulenti ha poco senso. Un’azienda del vino deve comunicare personalmente.
Parlo di mondo vino un po’ perché questo è il topic di cui ci occupiamo e un po’ perché penso che l’ambito vinicolo, più di altri settori, ci abbia abituati a un livello comunicativo più personale e meno patinato rispetto a settori altri come la moda, la musica, lo sport, i viaggi, lo stesso food concepito in maniera allargata.
Un tono comunicativo diffuso, se così possiamo chiamarlo, fatto di tante voci di vignaioli e vignaiole, di piccole e medie cantine che, un po’ per indole un po’ per mancanza di mezzi, hanno scelto di esporre una propria voce (a volte anche in maniera poco ortodossa), piuttosto che affidarsi a chi di lavoro offre servizi di copywriting, di social management o di content marketing.
Sia chiaro, io difendo e difenderò sempre i consulenti che lavorano bene, che aiutano quindi le aziende a trovare la propria voce e le supportano nella produzione di contenuti di valore. Solo penso che il vino sia un mondo a parte.
Estremizzo ulteriormente il concetto. Se non hai tempo o risorse per produrre contenuto sui canali social, non farlo. Non è obbligatorio, nessuno te l’ha prescritto e le vie della comunicazione sono infinite.
Comunicare, soprattutto sui social, dove il rapporto è diretto, significa principalmente esporre il proprio tono di voce, riuscendo a esprimere idee e concetti in modo unico, originale, personale e proprietario.
Tutto questo decade affidando questo lavoro a professionisti o aziende che, per quanto capaci a immedesimarsi, ascoltare, apprendere ed empatizzare con i valori della cantina, saranno sempre viziati da un proprio personale accento, o da un’impostazione comunicativa che li contraddistingue.
Il problema è che non basta un post patinato, non basta nemmeno forse un grande copy, non per il mondo del vino. Perché qui il tono da agenzia o da consulente esterno si avverte, anche solo per il paragone con le centinaia di aziende che comunicano di persona, abbattendo veramente il muro trasparente che le separa dai consumatori.
Io stesso, che mi occupo anche di copy writing, tendo a non prendere in carico la produzione del contenuto social di un cliente. Preferisco di gran lunga offrirgli formazione, consulenza, consigli e dritte per comunicare al meglio ma in autonomia, per trovare il proprio e unico tono di voce, che posso far emergere ma che certamente non posso costruire da solo.
Meditate dunque, perché gli stessi consumatori che ormai da tempo hanno smascherato la pubblicità, ci metteranno un attimo anche a smascherare un tono di voce che non vi appartiene.
Forse è meglio che impariate a trovare il vostro tono di voce e a usarlo correttamente all’interno dei vostri canali di comunicazione.
Questo post contiene alcune informazioni che spero possano esserti d’aiuto concreto. Se vorrai condividerlo ne sarò felice.
Nel caso in cui necessitassi di ulteriori approfondimenti o desiderassi contattarmi per una consulenza, puoi farlo tramite la chat Messenger o scrivendo a andreamarc79@gmail.com
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